L’Ambito Territoriale Sociale in favore delle persone non autosufficienti

La ASSeL a Manfredonia con il Progetto Home Care Premium

Il progetto Home Care Premium si colloca nella prospettiva generale di consolidamento della domiciliarità assunta, negli ultimi anni, come strategia di base delle politiche di sviluppo dei servizi a favore della popolazione anziana e in difficoltà, intesa come insieme di servizi ed occasioni finalizzati a contrastare l’isolamento, la solitudine, ad evitare l’istituzionalizzazione, a favorire la permanenza delle persone svantaggiate nel proprio ambiente di vita. La finalità del progetto HCP è la creazione, quindi, di una rete capace di supportare i soggetti fragili promuovendo la qualità della vita e supportando la gestione delle attività quotidiane, nonché sollevando la famiglia da carichi assistenziali onerosi.

In tale ottica, dunque, la ASSeL – Assistenza e Lavoro Cooperativa Sociale, Ente Gestore del Progetto HCP presso l’Ambito Territoriale Sociale di Manfredonia, si propone di rafforzare le abilità residue del beneficiario ed arricchire la varietà di competenze personali – sia in termini di allargamento della gamma delle attività svolte – sia in termini del numero di ore di attività socioassistenziali erogate al beneficiario – sia in termini di una migliore capacità di discernimento delle abilità personali – sia in termini di supporto familiare ai care-givers.

Molte le attività in favore dell’utenza:

Sportello Sociale – Segretariato Sociale dedicato alle tematiche e problematiche afferenti la non autosufficienza propria e dei propri familiari. Attraverso lo Sportello, il beneficiario, il richiedente o il titolare del diritto, avrà la possibilità di essere sempre informato sulle modalità di accesso al servizio e rimuovere, quindi, i rischi di disuguaglianze nell’accesso per una insufficiente informazione. Lo Sportello garantirà ascolto, orientamento ed accompagnamento del cittadino in ogni iniziativa a cui ha diritto.

Assistenza ai beneficiari per l’accesso alle prestazioni prevalenti. La ASSeL – Assistenza e Lavoro Cooperativa Sociale garantisce assistenza ed accompagnamento ai beneficiari nelle pratiche da espletare per l’eventuale ammissione alla fruizione delle prestazioni prevalenti. Queste ultime consistono in un contributo mensile erogato dall’INPS in favore del beneficiario, a titolo di rimborso per la retribuzione lorda corrisposta per il rapporto di lavoro con l’assistente familiare, di cui il beneficiario ha diritto nel mese di riferimento per il calcolo della prestazione stessa.

Presa in carico per l’accesso alle prestazioni integrative. Per la ASSeL – Assistenza e Lavoro Cooperativa Sociale tale fase riveste particolare importanza in quanto necessitante di una base organizzativa che richiede non solo competenze individuali ma anche un’attenta programmazione che permetta di pianificare i carichi di lavoro, esigenze di formazione e aggiornamento, controlli, confronti fra pari in un gruppo di lavoro, supervisione, forme di valutazione.

Valutazione e redazione e gestione dei piani assistenziali. Successivamente alla presa in carico, il case manager si occuperà della valutazione della condizione socioassistenziale del beneficiario e della redazione del Piano di Assistenza Individuale (PAI). La valutazione sarà orientata al reperimento dati utili ad una anamnesi generale dell’utente, capace di considerare la sfera sociale, familiare, sanitaria e del setting di riferimento. L’Assistente Sociale “case manager” avrà il compito di monitorare l’efficacia e l’efficienza delle azioni poste in essere ed eventualmente modificare il PAI, previo confronto con l’Assistente Sociale “supervisore” e con la Stazione Appaltante.

Ad integrazione del programma socioassistenziale familiare possono essere assegnate le prestazioni integrative. La ASSeL – Assistenza e Lavoro Cooperativa Sociale si impegna a garantire l’implementazione di tali prestazioni, al fine di assicurarne la tempestività, la congruenza con il PAI e l’efficienza. Nello specifico ogni utente potrà godere, secondo i PAI curati dalle assistenti sociali le seguenti prestazioni integrative:

Servizi professionali domiciliari resi da operatori sociosanitari ed educatori professionali: Interventi integrativi e complementari svolti da operatori sociosanitari ed educatori professionali. È escluso l’intervento di natura professionale sanitaria.

Servizi e strutture a carattere extra domiciliare: Interventi integrativi e complementari di natura non sanitaria, per la crescita delle capacità relazionali o cognitive, il potenziamento delle abilità, e la prevenzione e il rallentamento della degenerazione che incide sul livello di non autosufficienza, da svolgersi esclusivamente presso centri socioeducativi riabilitativi diurni per disabili, centri diurni per anziani, centri di aggregazione giovanile, centri per l’infanzia.

Sollievo: A favore del nucleo famigliare, per il recupero delle energie psicofisiche necessarie all’assistenza del beneficiario, interventi di sollievo domiciliare, diurna extra domiciliare e residenziale, qualora l’incapacità funzionale non sia integralmente soddisfatta dai “servizi pubblici”, ma è integrata da uno o più famigliari conviventi o non conviventi attraverso le cosiddette “cure famigliari”.

Percorsi di integrazione scolastica: Servizi di assistenza specialistica ad personam in favore di studenti con disabilità volti a favorire l’autonomia e la comunicazione, così come indentificati dall’articolo 13, comma 3 della Legge 104/1992. L’intervento potrà essere fornito sia all’interno che all’esterno della scuola e anche al di fuori dell’orario scolastico.

Servizi per minori affetti da autismo: Servizi specialistici finalizzati al potenziamento e alla crescita delle capacità relazionali ed emotive di minori affetti da autismo. A ciascun beneficiario potranno essere riconosciute prestazioni integrative, nei limiti dal budget assegnato in base al proprio ISEE sociosanitario.

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Source: www.irpinia24.it