Focus sulla figura politica di Michele D’Ambrosio

Le grandi questioni politiche, l’impegno, il lavoro e la formazione di D’Ambrosio, leader avellinese del Pci ed ex deputato, raccolti in un volume.

ddAvellino - Si è conclusa oggi, presso la Sala Blu dell’ex carcere borbonico di Avellino, la presentazione del libro “Michele D’Ambrosio, politica e passione. Legami che producono cambiamento” che ripercorre le battaglie politiche, l’impegno e la formazione di Michele D’Ambrosio, leader del Partito comunista italiano dal 1976 al 1983 e deputato durante la IX e X legislatura. Con l’iniziativa di Roberto Montefusco e sotto la direzione di Michela Ziccardi, componente dell’esecutivo provinciale di Sinistra Italiana, intervengono Amalio Santoro, Generoso Picone, Giancarlo Giordano, Claudio Martini e Nicola Fratoianni.

Roberto Montefusco, coordinatore provinciale di Sinistra italiana e tra gli autori del testo, definisce il libro come frutto di un lungo e complesso lavoro: “ È stato difficile raccontare una personalità come quella di Michele, un comunista italiano che ha sempre creduto nel dovere della sinistra di essere una forza di riscatto, uomo di parte che ha attraversato diversi cicli politici, che ha attraversato la vita e le esperienze di diverse generazioni. Attraverso il racconto della sua vita e delle battaglie politiche si restituisce un pezzo di questo Paese e di questa Provincia”. 

 Non meno lodevoli sono le parole di un altro autore del testo, Amalio Santoro, consigliere comunale e capogruppo di «Si Può» secondo cui: “Michele rappresenta un segno di contraddizione in un periodo di cambiamenti di una politica che si è ridotta al mercato”. Cercando di riassumere con una parola la testimonianza politica di D’Ambrosio non fa riferimento né alla classe né al sogno del cambiamento, bensì alla libertà: “La libertà di coscienza, la libertà che si lega alla responsabilità, la libertà di scegliere una parte e di arare il cammino per una possibile liberazione”. Lo stesso Santoro, inoltre, nota che in un contesto politico così incerto, fallimentare e confusionario, l’unico esempio da tenere in considerazione non può che concretizzarsi nella figura di D’Ambrosio: “Michele ci indica ancora la strada della speranza e della dignità della politica”. 

Il giornalista de «Il Mattino» e presidente dell’associazione Controvento, Generoso Picone, sottolinea che questo progetto è decisamente importante per molte ragioni: “Racconta una storia, una vicenda che non riguarda solo la realtà provinciale ma anche un’intera comunità di uomini nel tempo in cui i partiti erano definiti come delle vere e proprie «patrie di appartenenza», luoghi in cui si radicava una comunità che aspirava fortemente a cambiare la realtà. Viviamo oggi in una stagione in cui vi è la nostalgia di quella cultura politica e di quella storia di partiti”. Sottolinea che l’obiettivo di Michele D’Ambrosio, da lui definito come un personaggio integro, di trasparenza profonda e di grande passione politica, era quello di liberare gli uomini dalla schiavitù dell’asservimento al potere.

Giancarlo Giordano, esponente di Sinistra Italiana, riassume alcuni importanti insegnamenti direttamente ricavabili da tale illustre figura: “La politica è una sfida che non si compie da soli, che non si affronta da soli. È fondamentale non semplificare mai ciò che semplice non è;  politicizzare tutto, come sta avvenendo negli ultimi anni, non aiuta e non mette nessuno in condizioni di poter dare una mano. Ma il vero insegnamento risiede nel coraggio di cambiare in nome della libertà”.

L’Onorevole Claudio Martini, ex sindaco di Prato ed ex presidente della regione Toscana si sofferma, in particolare, sull’esperienza che condivise con D’Ambrosio a Prato tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70. Quel periodo fu uno dei più formativi in cui D’Ambrosio da movimentista divenne funzionario, dirigente e deputato ma, soprattutto, periodo in cui misurò la distanza tra teoria e pratica trovando delle sintesi interessanti: “Questo confronto del proprio punto di vista quotidiano con la pratica è stato un tema su cui abbiamo discusso ampiamente e che ancora oggi rimane assolutamente presente”. Conclude affermando, con profonda nostalgia e rammarico che: “Manca oggi alla politica una figura come Michele almeno per 3 ragioni: manca diffusamente interesse personale, manca lo studio e infine l’indisponibilità a mollare, ad arrendersi”.

Conclude l’incontro Nicola Fratoianni, deputato e segretario di Sinistra Italiana, specificando di essere l’unico interveniente a non aver mai incontrato direttamente o indirettamente D’Ambrosio e affermando che l’impressione che traspare dalla lettura del libro è quella di “un uomo irrequieto e inquieto che ha un continuo bisogno di cercare e di trovare soluzioni”. Non tralasciando considerazioni sul quadro politico e sociale attuale, individua il problema nella mancanza di alternativa, come motore della storia.

Source: www.irpinia24.it