Al Teatro “Gesualdo” va in scena la commedia “Miseria e nobiltà”

Adattamento a cura di Lello Arena

15d38b92750c7edf8cf639c5ba6826a5_XLAvellino – Al Teatro “Carlo Gesualdo” sabato 11, ore 21.00, e domenica 12 gennaio, ore 18.00 Ente Teatro Cronaca Vesuvio teatro presenta Lello Arena  in “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta adattamento a cura di Lello Arena e Luciano Melchionna. Con Maria Bolignano, Giorgia Trasselli, Raffaele Ausiello, Veronica D’Elia, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Alfonso Dolgetta, Sara Esposito, Carla Ferraro, Luciano Giugliano, Irene Grasso, Fabio Rossi.

Ideazione scenica Luciano Melchionna, scene Roberto Crea, costumi Milla, musiche Stag, assistente alla regia Ciro Pauciullo, regia Luciano Melchionna.

Miseria e nobiltà. Miseria o nobiltà? Una cosa è certa, l’una non esisterebbe senza l’altra, così come il palazzo signorile,affrescato e assolato, non starebbe in piedi senza le sue fondamenta buie, umide e scrostate. Un perfetto ecosistema: senza un solo elemento, crolla l’intera ‘architettura’.

In uno scantinato/discarica, mai finito e mai decorato, dovesi nascondono istinti e rifiuti, tra le ceneri della miseria proliferano e lottano per lasopravvivenza ‘ratti’ che presto, travestiti da ‘cani o gatti’, sgomiteranno per salire alla luce del sole.

Sono personaggi che trascinano i propri corpi come fantasmi affamati di cibo e di vita. ‘Ombre si dice siano, queste maschere, ombre potenti’in bilico tra la miseria del presente e la nobiltà della tradizione, intesa come monito di qualità e giusto equilibrio.

In un pianeta dove i ricchi sono sempre più ricchi,grazie ai poveri che sono sempre più poveri, non ci resta che…ridere. E qui Lello Arena giunge perfetto erede di quella maschera tra le maschere che appartenne a Eduardo e ai suoi epigoni. Ancora oggi, tra commedia dell’arte e tragicomica attualità, i personaggi di Scarpetta, privi di approfondimento psicologico, vivono e scatenano il buonumore e le mille possibili riflessioni che l’affresco satirico di un’intera umanità può suggerire.

Un’opera comica, dunque, per anime compatibili con la risata, in attesa del miracolo.‘E cos’è il teatro se non il luogo dove il miracolo può manifestarsi?’ Tutto vive di nuovo e chissà che il sogno presto diventi realtà. Intanto, signore e signori, godiamoci le gesta goffe ed esilaranti di chi inciampa tra ‘miseria e…miseria’.

Source: www.irpinia24.it