Avellino – Consiglio Comunale, passa la mozione di Melillo sull’ACS
Respinta la proposta di Giordano, polemica in aula. Rimandate le pratiche CIRPU e Commissione Opere Incompiute
Avellino – È di nuovo polemica in Sala Consiliare. A infiammare la seduta del Consiglio Comunale, riunitosi in seconda convocazione oggi pomeriggio presso il Palazzo di Città, è ancora una volta la questione relativa all’ACS, con la mozione di Nicola Giordano respinta dai consiglieri di maggioranza, in favore della proposta avanzata da Gerardo Melillo.
La mozione del consigliere di Laboratorio Avellino si basava su alcuni obiettivi cruciali per la sopravvivenza dell’ACS, tra cui la riaffermazione della natura esclusivamente pubblica della società, il mantenimento dei livelli occupazionali, il rifiuto di ogni ipotesi di esternalizzazione del servizio e di gestione sosta delle aree comunali e la nomina del successore dell’attuale Amministratore nel rispetto dei criteri stabiliti dal precedente bando di selezione. La mozione di Giordano, forte del sostegno dell’opposizione (7 voti favorevoli), ha ricevuto la bocciatura da parte dei consiglieri di maggioranza (14 voti contrari), in appoggio alla seconda mozione presentata dal capogruppo di Vera Avellino, Gerardo Melillo, approvata con 14 voti favorevoli, 2 contrari e 2 astenuti. Essa differisce dalla prima per la volontà di sottoscrivere un nuovo contratto di servizi da parte della società, definire funzioni e mansioni che tengano conto della precedente gestione diseconomica e delle esigenze operative della macchina comunale e nominare il successore dell’attuale amministrazione secondo i criteri stabiliti dal Consiglio Comunale (e non secondo i criteri del bando), escludendo il parere negativo sull’esternalizzazione.
La similarità delle due mozioni nei primi due punti (riaffermare la natura pubblica dell’ACS e mantenere i livelli occupazionali della società) ha generato polemica tra i consiglieri di opposizione. “Proceduralmente, stiamo sbagliando qualcosa” fa notare Ferdinando Picariello (Movimento 5 Stelle). “L’art. 68 del Regolamento del Consiglio Comunale, al comma 4, stabilisce che più mozioni strettamente connesse sono oggetto di una sola discussione”. Lo stesso Giordano sbotta contro la maggioranza, rievocando il motivo che ha portato alla sospensione del Consiglio in prima convocazione: “Avete tolto la premessa di questa seduta consiliare, ossia il dibattito. Siete riusciti, in prima convocazione, a non discutere di quest’argomento: il sindaco è scappato in quell’occasione, mancando di correttezza”. Il Sindaco del capoluogo, Gianluca Festa, si difende dagli attacchi sferrati dai consiglieri di opposizione: “La maggioranza non fugge, sta affrontando problemi atavici e amministrando la città, senza beghe politiche e partitiche e senza condizionamenti di alcun genere. Per noi, l’ACS resta un braccio operativo di quest’Amministrazione: se abbiamo ribadito che resterà pubblica, non serve ripetere il discorso dell’esternalizzazione. Noi stiamo garantendo alla società la sopravvivenza, una società che costa 2 milioni di euro per 33 dipendenti. La comunità è la nostra stella polare: per questo, l’ACS deve sopravvivere, ma a costo che cambino mansioni e funzioni, abbattendone i notevoli costi”.
Nel frattempo, l’opposizione ha ribadito il proprio dissenso nei confronti della mancata approvazione del bilancio 2018 dell’ACS. “Abbiamo impugnato il parere negativo del Sindaco presso il Tribunale delle Imprese di Napoli per una serie di irregolarità riscontrate” afferma Dino Preziosi (La Svolta Inizia da Te). “Anche nel caso in cui si voglia esternalizzare l’ACS, la società ha una sua vocazione in house che noi vogliamo riaffermare”. La notizia del ricorso al Tribunale delle Imprese di Napoli viene ripresa anche da Luca Cipriano, il quale chiede alla Giunta di consegnare la relazione dell’ex amministratore Giovanni Greco (illustrata nel corso della seduta di due giorni fa) alla Procura della Repubblica di Avellino e alla Corte dei Conti per una più approfondita valutazione. “Sarò io stesso a presentare l’esposto agli organi competenti, se il mio appello resterà inascoltato” avverte Cipriano.
Tra gli altri punti all’ordine del giorno, la seduta ha approvato le variazioni del programma biennale degli acquisti di forniture e servizi e del Documento Unico di Programmazione (DUP) per il biennio 2019/2021, le variazioni al bilancio 2019/2021 con la ratifica delle delibere n. 153, 154 e 157, la variazione di bilancio previsionale 2019/2021 e il riconoscimento di un debito fuori bilancio relativo alla somma derivante dalla sentenza n. 505 del 2019 del Tribunale di Avellino. Rimandate, invece, le pratiche riguardanti l’istituzione della Commissione speciale sulle opere incompiute e le modifiche statutarie del CIRPU: esse saranno, infatti, oggetto di discussione del prossimo Consiglio Comunale, in programma lunedì 23 dicembre.