Questura di Avellino, primo giorno in città per il neo questore Terrazzi

“Per garantire la legalità occorre coesione. Tutti gli attori del territorio devono saper ascoltare i segnali e tradurli in iniziative concrete, stimolando la collaborazione dei cittadini”

Terrazzi MaurizioAvellino – Ha avuto luogo oggi, presso la sede della Questura di Avellino di Via Palatucci, l’insediamento del neo questore Maurizio Terrazzi  che prende il posto di Luigi Botte il quale ha salutato con affetto la comunità lo scorso 7 dicembre dopo tre anni di permanenza nel capoluogo irpino.

Ringrazio il capo della Polizia per l’opportunità di iniziare la mia prima esperienza in Questura in questa città e provincia. E’ un grande onore ma anche una grande responsabilità per il lavoro che sono chiamato a svolgere” ha esordito il Questore.

Nato a Pisa 59 anni fa, Maurizio Terrazzi arriva ad Avellino dopo anni di lavoro trascorsi in Sardegna, a Sassari. Dal 1991 è stato capo di gabinetto e portavoce della Questura di Sassari. Nel 2004 è stato promosso a primo dirigente; mentre il 6 settembre scorso è diventato vicario sempre a Sassari, prima della promozione dello scorso 5 novembre al ruolo di dirigente superiore.

“Qualunque sia il territorio in cui siamo chiamati a servire lo Stato, abbiamo una consapevolezza: per affermare la nostra missione, quella di contribuire alla legalità, dobbiamo partire dal presupposto che nessuno può pensare di farcela da solo. Tutti dobbiamo dare il nostro contributo perché i risultati si raggiungono facendo coesione e tenendoci uniti. Tutti gli attori del territorio devono saper ascoltare i segnali che ci arrivano dal territorio e tradurli in iniziative concrete, stimolando la collaborazione dei cittadini. Il mio impegno sarà quello di garantire che le risorse umane al mio fianco possano dare il loro contributo alla battaglia contro l’illegalità, sempre nel rispetto delle autonomie e dei ruoli di ciascuno”.

Sul fenomeno della diffusione di sostanze stupefacenti tra gli adolescenti, che accomuna l’intero territorio nazionale, il neo questore ha affermato: “E’ preoccupante la riduzione dell’età dei ragazzi che si avvicinano alla droga per la prima volta. La Polizia di Stato si sforza sul piano comunicativo ed educativo andando nelle scuole ad illustrare i rischi dell’assunzione di droghe, anche se è un compito molto difficile perché occorre entrare in sintonia con i nuovi linguaggi degli adolescenti”.

Source: www.irpinia24.it