Polizia di Stato, il Questore uscente Luigi Botte saluta le autorità e la comunità di Avellino

Botte: “Abbandono una terra operosa, ricca di storia e, soprattutto, di fermento culturale. La cultura è l'antidoto contro il malaffare”.

QuesturaAvellino - Si è svolta questa mattina, presso la Sala Manganelli della Questura di Avellino, la cerimonia di saluto in onore di Luigi Botte che dopo tre anni conclude il suo percorso alla guida della questura di Avellino. All’evento erano presenti i funzionari della Polizia di Stato e le diverse autorità del territorio tra cui il prefetto di Avellino Paola Spena, il sindaco di Avellino Gianluca Festa, il comandante della Polizia Municipale di Avellino  Michele Arvonio, il comandante provinciale dei Carabinieri Massimo Cagnazzo e il comandante provinciale della Guardia di Finanza Gennaro Ottaiano.

E’ il momento del congedo, un momento tramato da stati d’animo contrastanti” ha esordito Luigi Botte che ha salutato e ringraziato i colleghi e le autorità presenti con emozione. “Intendo ringraziarvi per la vicinanza istituzionale che avete sempre espresso nei confronti della Polizia di Stato e del sottoscritto, in una terra ricca di cultura, tradizioni, storia. Una terra operosa caratterizzata soprattutto da fermento culturale a cui io, da convinto umanista, ho guardato e guardo con molta ammirazione”.

“Saluto la città ringraziandola per le forme di collaborazione e per il sostegno istituzionale che ha dato a me e alla Polizia di Stato. Invito la città a non abbassare la guardia, a continuare a collaborare con tutte le istituzioni perché la collaborazione interistituzionale è fondamentale. Importante è anche la valorizzazione dell’associazionismo che dovrebbe essere uno dei punti di riferimento della comunità”.

Il Questore uscente ha mostrato grande soddisfazione per il lavoro svolto in questi tre anni: “Sono stati tre anni intensi caratterizzati anche da criticità e problematicità, alcune di eccezionale rilevanza, alle quali abbiamo fatto fronte essenzialmente con passione lavorativa, sacrificio ma soprattutto con responsabilità e lealtà”. “La Provincia di Avellino non è esente da quei fenomeni presenti in tutta Italia. Ci sono fenomeni corruttivi e delinquenziali che vanno repressi. A mio parere bisogna puntare su una prevenzione ampia che deve intervenire attraverso la cultura perché questa è l’antidoto al malaffare e se si cresce sotto questo punto di vista diminuirà la repressione ma aumenterà il senso civico del cittadino irpino”. “Nella comunità Il senso civico c’è. L’ho riscontrato in più occasioni  ma dovrebbe essere più determinato. I cittadini stanno prendendo coscienza del fatto che la provincia di Avellino non è un’isola felice”.Polizia di Stato

Secondo Botte, questo che volge al termine è stato un anno positivo per il commissariato di Via Palatucci: “Abbiamo cercato di gestire tutte le criticità e siamo riusciti a fare in modo che tutte le proteste si svolgessero nei limiti della legge. Ricordiamo anche l’operazione che ha messo alla luce ciò che già si sapeva attraverso un’egregia attività di indagine portata avanti dai carabinieri e dalla magistratura. Il bilancio è positivo anche perché abbiamo fatto largo uso di tutti quegli strumenti di prevenzione amministrativa che le leggi recenti hanno messo a disposizione del questore, provvedimenti efficaci perché consentono di prevenire in breve tempo l’illecito”.

Durante la cerimonia di congedo, Botte ha colto l’occasione per rivolgere il suo personale augurio di buon lavoro al suo successore, Maurizio Terrazzi, il cui insediamento alla Polizia di Stato irpina è atteso per il 9 dicembre.

Source: www.irpinia24.it