Avellino – Resoconto del consigliere comunale Dino Preziosi sui problemi cittadini

“Avverto forte la mancanza di programmazione e di costruzione di una città che deve proiettarsi verso il futuro”

Dino PreziosiAvellino - Si è tenuta questa mattina, presso la Sala Stampa del Comune di Avellino, la conferenza stampa del consigliere comunale Dino Preziosi che, affiancato dall’Avv. Giulia Galdenzi e dall’Arch. Chiara Rossani, ha affrontato alcune delle questioni della città ancora aperte.

Secondo il capogruppo di opposizione di “La Svolta inizia da te”, Avellino è lontana dall’essere una città “smart” a causa di problematiche e carenze di servizi a cui bisognerebbe far fronte con soluzioni concrete. A differenza di molte città italiane, nel capoluogo irpino il sistema di digitalizzazione è ancora in fase di sviluppo: “In gran parte della città mancano la banda larga e le fibre ottiche. Non abbiamo un WI-FI pubblico perché la città non è cablata”. La mancanza di un sistema digitale interessa anche gli uffici di Palazzo di Città: “Ci sono settori che informaticamente non dialogano tra di loro, come l’Anagrafe ed il settore Tributi. Il sito del Comune è sempre in manutenzione”.

Per quanto riguarda l’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente, facendo riferimento al rapporto di Legambiente pubblicato sul Sole 24 Ore, Dino Preziosi afferma: “Siamo agli ultimi posti anche per quanto riguarda la cura dell’ambiente, ad eccezione della raccolta differenziata.  Se prendiamo in considerazione l’ecosistema urbano, dalla fotografia emerge che vi sono un numero di infrazioni accertate sul cemento nell’anno 2018, che ci colloca ai vertici in negativo della classifica nazionale. Non solo in campo di abusivismo, ma anche per il numero di ecoreati accertati nella provincia nel 2018”.

“Siamo agli ultimi posti anche per quanto riguarda la vivibilità e la mobilità. Nessun indicatore è migliorato. La qualità della vita è molto scadente, gli appartamenti sono sfitti, i negozi chiudono e le attività artigianali sono ridotte all’osso”.

Il consigliere comunale ha ribadito la sua opposizione all’esternalizzazione dei servizi del Comune: “Il cittadino non ha la sua casa naturale per reclamare o avere un consiglio, ossia il Comune, ma deve rivolgersi a strutture esterne. Tra poco sarà esternalizzato anche il servizio legale. Questo è un vero e proprio esproprio di tutte le funzioni per i cittadini. Come opposizione, apriremo un punto di ascolto per tutti i cittadini e non li lasceremo soli. Una prima vittoria l’abbiamo già avuta con la modifica della determinata del 5/11 che affidava al concessionario anche l’attività di mediazione vietata per legge, ed è stata riportata all’interno del Comune”.

Un altro punto trattato durante la conferenza stampa è lo spostamento del terminal dei bus di Piazza Kennedy: “Avellino non ha mai individuato la zonizzazione delle aree dove prevedere gli stazionamenti. Mi sembra difficile che un’azienda possa spostarsi senza aver avuto tale garanzia. Si deve dare atto all’ex assessore Petitto che, dopo il Prof. Bruno, è stato l’unico assessore che all’epoca ha creato progetti in collaborazione con l’AIR e l’Italdata”.

L’Avv. Giulia Galdenzi ha, invece, affrontato il tema della manutenzione del verde pubblico mettendo in discussione la scelta comunale di impiegare 18 operai forestali nella cura dei sessantasei ettari di vegetazione presenti in città, in seguito ad un accordo di collaborazione con la Provincia di Avellino e la Comunità Montana Partenio Vallo Lauro, per un costo di 43 mila euro. Una somma che permetterà un impiego degli operai forestali per venti giornate contributive pari a diciassette effettive di lavoro da svolgere entro la fine del 2019. Secondo l’ avvocato Giulia Galdenzi, la migliore soluzione per non aggravare la situazione debitoria del Comune sarebbe un accordo con l’amministrazione penitenziaria di Avellino allo scopo di affidare la manutenzione degli spazi verdi ai detenuti. Un progetto che l’avvocato aveva già sostenuto durante la campagna elettorale di Maggio 2019 nel ruolo di candidata al consiglio comunale nella lista del partito “La Svolta inizia da te” di Dino Preziosi. “Si tratta di applicare l’art. 21 dell’ordinamento penitenziario il quale prevede che i detenuti ma anche gli imputati possano essere impiegati su base volontaria e gratuita in progetti di pubblica utilità per i Comuni, le Province, le Regioni, gli enti pubblici che ne facciano richiesta. Una decina di detenuti che aderiscano a un protocollo di questo tipo ci consentirebbe di mantenere il verde pubblico a costo zero”.

L’Arch. Chiara Rossani si è soffermata sulle problematiche del settore urbanistico: “Il PUC tanto auspicato offre alla città una grande opportunità. Quella di rivedere le periferie ed i quartieri dormitorio, immaginare nuovi poli produttivi, riassettare l’ambito della viabilità e dei parcheggi. Purtroppo questa opportunità è inficiata dal rischio sismico ed idrogeologico che grava da sempre sulla città. Abbiamo un pacchetto di edificato pubblico e privato che sappiamo essere in gran parte ad alto rischio sismico. Drammaticamente, tra questo pacchetto di edificato pubblico rientrano le scuole. Manca il monitoraggio delle condizioni di questi edifici. Assente anche una mappatura del dissesto idrogeologico. Ciò impedisce una progettazione adeguata. Ritengo che sia importante cominciare a monitorare la situazione, a redigere carte di vulnerabilità e una mappatura dei sottoservizi. E’ necessaria un’ottica di azione e non di reazione”.

Source: www.irpinia24.it