Avellino – Conferenza stampa dell’opposizione contro l’esternalizzazione dei servizi

In discussione l’affidamento ad Assoservizi s.r.l., Consiglio Comunale rinviato a mercoledì

conferenza stampa opposizioneAvellino – Nei minuti antecedenti alla prima convocazione del Consiglio Comunale odierno (rinviato, a causa della mancanza del numero legale di membri, a mercoledì 13 novembre 2019, alle ore 15:00), l’opposizione ha organizzato una conferenza stampa con cui ha fortemente criticato la delibera della Giunta n. 64 del 19 settembre 2019 e la determinazione del Dirigente del Settore 3 – Finanze del 5 novembre 2019, provvedimenti tramite i quali l’Amministrazione avrebbe affidato ad Assoservizi s.r.l. le operazioni concernenti la riscossione entrate e l’accertamento dei tributi comunali.

A presentare il fascicolo di 8 pagine, con cui l’opposizione ha espresso i propri dubbi circa la decisione, da parte del Comune del capoluogo irpino, di esternalizzare tali servizi, è Dino Preziosi (La Svolta Inizia da Te): “Con questi provvedimenti, le chiavi della cassa comunale sono detenute da una società esterna che ha il compito di fare la verifica e l’eseguibilità dell’accertamento, l’ingiunzione con il pignoramento e il compito della mediazione. Di conseguenza, il cittadino che ha bisogno di informazioni sui tributi che deve pagare, non deve più recarsi al Comune, bensì dal gestore, il quale diventa il dominus dell’intera vicenda. Riteniamo, pertanto, che questi provvedimenti siano di una gravità estrema e siamo convinti che, in virtù di ciò, ci siano delle illegittimità rispetto a quest’estensione”.

Secondo Amalio Santoro (Si Può): “La questione dei tributi è cruciale, in quanto condiziona la programmazione, il controllo e il senso dell’amministrare”. In tal senso, le contraddizioni espresse dalla maggioranza sembrano rivelarsi in tutte le loro sfaccettature: “Dovremmo offrire una possibilità di cittadinanza alle persone che vengono lasciate sole. Invece, la maggioranza, da un lato, ideologizza la questione dell’esternalizzazione facendone un mantra, dall’altro cede quasi inconsapevolmente un pezzo di sovranità decisivo”. Ancor più duro l’attacco di Luca Cipriano, capogruppo di Mai Più Avellino, il quale evidenzia gravi crepe nel principio di trasparenza, di parità di trattamento e di opportunità: “L’Amministrazione alza bandiera bianca nei confronti del cittadino e si rivolge a terzi, affidando cartelle esattoriali all’Assoservizi S.r.l.: lo stesso sindaco e alcuni componenti della sua maggioranza che, in passato, minacciavano una class action contro Assoservizi S.r.l., sono, oggi, i primi sostenitori di questo processo che mette l’Amministrazione su una pericolosa china di privatizzazione estrema, esautorando il Comune da funzioni strategiche. Ciò non accade soltanto in ambito finanziario, ma anche sul piano culturale e sulla gestione dei servizi sociali”.

Ferdinando Picariello (Movimento 5 Stelle) rimarca quanto già espresso da Preziosi sull’esternalizzazione dei servizi (“La mediazione con Assoservizi renderà tutto più complesso con un ulteriore aggravio: i cittadini dovranno rivolgersi ad associazioni di settore invece che ai dipendenti comunali”) e giudica contraria a tutte le regole morali e del buonsenso la strada percorsa dalla Giunta: “Sembra che oggi il cittadino sia diventato un fastidio: oggi troverebbe un muro più lungo di quello di Berlino. Si è deciso di esternalizzare tutto, rinunciando anche alla possibilità di instaurare con il cittadino un dialogo corretto, evitando contenziosi”. Per Francesco Iandolo (Avellino Più) la via da perseguire poteva essere rintracciata in: “Una gestione che provasse a sfruttare maggiormente le risorse interne e che proponesse alternative possibili all’esternalizzazione, sviluppando competenze anche all’interno del Comune, piuttosto che delegare tutto a terzi”. Marietta Giordano (Mai Più Avellino), infine, mette in evidenza la difficoltà di reperimento dei dati da una banca accessibile soltanto ad Assoservizi S.r.l.: “Questa situazione impedirà di intrecciare tali dati con quelli legati all’ufficio anagrafe e il Comune, nel momento in cui terminerà questo contratto di convenzione, sarà costretto anche a sborsare una cifra per riottenere questi dati”.

Source: www.irpinia24.it