Buscaino Nebbia: “Ci risiamo, GESESA non molla l’osso”

Così la Referente Provinciale del Coordinamento campano Acqua Pubblica

acqua-rubinetto-5ad140683bfac-817898Avellino – Cara GESESA non è una questione di ideologia (come afferma l’amministratore delegato di GESESA Vittorio Cuciniello), ma di democrazia. Forse GESESA dimentica che 27 milioni di cittadini hanno votato per l’acqua pubblica contro il profitto delle multinazionali.

La legge dello Stato che deriva dall’esito referendario è per GESESA una questione di ideologia? Probabilmente a GESESA non piace la democrazia, avrebbe preferito un’oligarchia in cui pochi decidono per tutti gli altri. Probabilmente GESESA crede di essere al di sopra della legge.

E comunque anche se fosse una questione ideologica non ci sarebbe niente di male perché la diversità delle ideologie assicura che ci sia la democrazia. O ci dovrebbe essere solo l’ideologia liberista? Credo che GESESA vorrebbe che ci fosse una sola ideologia: quella liberista.

Le multinazionali sono nemiche della democrazia infatti nel TTIP (Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti fra USA e UE) fortemente voluto dalle multinazionali è previsto il tribunale arbitrale per risolvere le controversie in tema di investimenti – ISDS(Investor state dispute settlement). ISDS è un organismo sovranazionale che cancella le leggi degli Stati in materia di sanità pubblica, sostenibilità ambientale, diritti dei lavoratori.E’ questo quello che vogliono le multinazionali – cancellare diritti acquisiti in secoli di lotte per la democrazia contro lo sfruttamento dei lavoratori e dell’ambiente.

Vi faccio questa breve parentesi per spiegare cosa vogliono realizzare multinazionali come ACEA di GESESA. In Canada c’è il NAFTA un accordo simile al TTIP fra USA Canada e Messico. In Canada 7 compagnie petrolifere sono al momento impegnate nell’attività estrattiva di petrolio dallo scisto.

Questo tipo di estrazione inquina miliardi di tonnellate di acqua (7 barili d’acqua per ogni barile di petrolio), rilasciano gas tossici e allarmanti livelli di CO2, e lasciano enormi pozze di residui altamente tossici, che sterminano la fauna e filtrano nelle falde acquifere e nei fiumi, andando ad inquinare ovunque, non solo nell’area (enorme) di estrazione. Quindi il governo canadese aveva fatto una legge per proibire questa estrazione, ma ha dovuto cancellare questa legge perché il tribunale arbitrale aveva stabilito che il Canada avrebbe dovuto pagare miliardi di dollari di multa per aver infranto l’accordo. Le multinazionali cancellano la democrazia.

Tornando a noi, intanto che GESESA paghi prontamente il suo debito di 600.000 euro ad ACS. Chi accumula debiti dovrebbe poi invece risolvere la situazione debitoria di ACS! In ATO 3, GORI – ACEA ha accumulato ben 320 milioni di debiti. Ma vogliamo scherzare! Durante la presidenza di De Stefano GESESA non ha saldato il debito perché le aziende bisogna affamarle per poi privatizzarle. Questa tecnica è conosciuta col nome di “To starve the beast“, letteralmente “affamare la bestia” per poi svenderla ai privati che usufruiranno di aiuti statali.

Le multinazionali e ACEA lo è sono molto spesso notevolmente immorali, speriamo che Presidente Vignola sia coerente con quello che ha affermato, di volere l’acqua pubblica, che difenda la democrazia e i diritti dei cittadini che non vogliono GESESA come socio di ACS perché hanno votato per l’acqua pubblica. Fuori il profitto dall’acqua! Si scrive acqua, ma si legge democrazia.

 

Giuseppina Buscaino Nebbia Referente Provinciale del Coordinamento campano Acqua Pubblica

Source: www.irpinia24.it