Bicentenario della nascita del Báb, le celebrazioni nella provincia di Avellino

La comunità bahà’ì locale presenta l’iniziativa in programma martedì 29 ottobre al Circolo della Stampa

bicentenario bab annalisa sodduAvellino – Il rispetto di tutte le religioni, la parità tra uomini e donne, la purezza nei pensieri e nei comportamenti, la distribuzione delle risorse della terra e la riduzione delle condizioni di povertà. Sono solo alcuni dei principi cardine su cui si fonda la religione bahà’ì, nata in Iran nel XIX secolo grazie all’opera divulgatrice di Syyid ‘Ali-Muhammad, noto a tutta la comunità religiosa come il Báb. In occasione del bicentenario della sua nascita, avvenuta nel 1819, la comunità di Avellino e provincia si unisce alle celebrazioni che avverranno in tutto il mondo e in altre 200 località italiane, con un incontro che si terrà al Circolo della Stampa martedì 29 ottobre alle ore 16:30.

Il programma prevede, oltre alla presentazione della figura del Báb, dei principi e della diffusione della comunità bahà’ì che conta, attualmente, circa otto milioni di fedeli nel mondo, anche la lettura di brani e preghiere e l’esibizione della pianista Maestra Daniela Brillante. “Abbiamo l’onore di riportare alla cittadinanza avellinese una fede che ha, come fine ultimo, quello di riscoprire l’unicità di Dio, l’unità delle religioni, la pace tra le nazioni e offrire un costante servizio all’umanità” afferma la dott.ssa Annalisa Soddu, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento, tenutasi questa mattina presso la Casina del Principe.

“Vogliamo presentarci alla cittadinanza come persone che vogliono mettersi al servizio di essa e collaborare con le istituzioni per il raggiungimento dei nostri fini” continua la Soddu. “Da sempre, ci impegniamo a promuovere la religione bahà’ì attraverso attività, feste sacre, riunioni e convegni, approfondimenti su alcuni temi quali la famiglia e la religione. Le nostre riunioni devozionali sono incentrate su ciò che rende l’uomo degno di essere chiamato tale, sui principi spirituali e sociali della nostra fede. Infine, dedichiamo molta attenzione ai più giovani, per far sì che i ragazzi di oggi sappiano quale sia il motivo della loro esistenza e il contributo che possono offrire alla società”.

Source: www.irpinia24.it