Avellino – La visita del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel capoluogo irpino

Il premier: "Irpinia terra ricca di opportunità e operosa sul piano culturale"

giuseppe conte ad avellinoAvellino – Grande entusiasmo in città per l’arrivo del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il premier ha fatto visita al capoluogo irpino, in occasione della cerimonia, in programma questa mattina al Teatro “Carlo Gesualdo”, per celebrare il centenario della nascita di Fiorentino Sullo, esponente di spicco della Democrazia Cristiana e della politica italiana nel corso del secondo dopoguerra e negli anni del boom economico, con una lectio magistralis incentrata sul contributo dei cattolici irpini alla realizzazione della Costituzione.

Atterrato in elicottero nei pressi del Campo CONI, Conte è giunto nei pressi del Conservatorio “Domenico Cimarosa” alle ore 11:00. Dopo aver ricevuto gli onori dalle istituzioni politiche locali, è stato accompagnato all’interno della struttura per rivolgere un saluto agli studenti. Il premier ha subito espresso la sua gioia per la sua presenza nel capoluogo irpino: “Sono stato avvertito già molto tempo fa di questa ricorrenza, per ricordare una figura di rilievo della nostra storia politica, e oggi ho il dovere di confrontarmi con una parte importante della cultura politica italiana”. Riguardo alla manovra, Conte ribadisce la forte volontà del governo di dare vita a un progetto politico unitario che parli all’intero Paese: “Pensare che questa manovra sia la sommatoria di favorire una forza politica rispetto all’altra è un approccio sbagliato. Qui non parliamo di accontentare blocchi sociali, la manovra è nell’interesse di tutti”. Sulla quota 100: “Stiamo continuando a lavorare. Se riuscissimo a risolvere qualche piccolo dettaglio, potremmo andare già questa sera in Consiglio dei Ministri”. Il premier garantisce, inoltre, che l’IVA non verrà rimodulata: “Il punto qualificante di questa manovra è l’impiego di risorse che ci consentiranno, già a partire dalle prime settimane di questo nuovo Governo, di dare un segno di marcia significativo del nostro programma”. Sull’impegno del nuovo governo, quindi, Conte parla di sfide ben chiare: “Puntiamo fortemente al verde, alla rivoluzione tecnologica e alla digitalizzazione”. Tra i temi trattati, vi è anche la possibile moratoria sulla vendita di armi alla Turchia, alla luce delle recenti offensive sferrate dall’esercito turco nei confronti della popolazione curda in Siria del Nord: “È in programma un Consiglio degli Affari Esteri: ricordo che l’Italia svolge un ruolo da capofila, nell’ambito UE, per quanto riguarda una decisione così responsabile. Il problema è essere efficaci in tutte le sedi, europee e multilaterali”.

conte con tirone e festaIn occasione della visita al Conservatorio, il Presidente del Consiglio si è rivolto agli studenti, definendo il “Domenico Cimarosa” come un fiore all’occhiello del capoluogo irpino: “L’eccellenza si raggiunge soprattutto con l’etica ed è bello che il rilancio del Sud, in un tripudio di scambi interculturali con l’estero, sia rappresentato in questa sede dalla presenza di molti studenti provenienti soprattutto dalla Cina, e che passi per una comunità così operosa sul piano culturale”. Ed è proprio la cultura ciò che Conte definisce il primato vero dell’Italia, al di sopra anche del tessuto imprenditoriale e industriale: “Abbiamo un grandissimo vantaggio, una cultura alle spalle che tutti ci invidiano. Basta saper trovare dal passato nuova linfa per il futuro. Con la musica si conquista il mondo”.

Il premier dichiara esplicitamente il suo apprezzamento nei confronti dell’Irpinia, ma guarda anche allo scenario attuale allarmante, in termini di spopolamento e miglioramento delle infrastrutture: “Credo che sia un dovere del Governo avere sensibilità e attenzione verso questa comunità e verso questa terra ricca di opportunità. Questo territorio soffre, però, di un calo demografico che preoccupa progressivamente. Dobbiamo fare sistema, anche perché qui ci sono delle realtà industriali che possono esprimere le loro potenzialità, ma bisogna completare le infrastrutture”. E, sulla maxi-operazione “Partenio 2.0” – condotta in mattinata dal Comando provinciale dei Carabinieri di Avellino – che ha portato all’esecuzione di 23 arresti, Conte esulta: “È una bella notizia che accompagna la mia visita. L’operazione contro la camorra significa che ci sono uomini e donne che, quotidianamente, lavorano per contrastare la criminalità organizzata. Non bisogna mai abbassare la soglia di attenzione in questa sfida”.

Nel corso della lectio magistralis al Teatro “Carlo Gesualdo”, Conte ribadisce di essere onorato a condurre l’apertura delle celebrazioni in onore di Fiorentino Sullo: “È un’occasione per riflettere su un politico di grande rilievo nel periodo dell’Italia repubblicana, il più giovane deputato all’Assemblea Costituente, parlamentare dal 1946 al 1976 e di nuovo dal 1979 fino al 1987, ricoprendo anche più volte le cariche di Sottosegretario e Ministro”. Il premier evidenzia, in particolar modo, il tratto politico e giurista di Sullo, il suo impegno da riformatore per il Sud, l’attenzione costante per la questione meridionale, l’originalità e la modernità delle soluzioni da lui prospettate per tentare di risollevare le Regioni del Sud dal profondo disagio economico e sociale nel quale versavano subito dopo la seconda guerra mondiale. “Conoscere la nostra storia significa affrontare anche meglio il nostro presente ed essere partecipi nella progettazione del nostro futuro” afferma Conte, il quale si sofferma anche sul contributo decisivo che la Democrazia Cristiana (partito di cui Sullo è stato uno degli esponenti di spicco) ha offerto nella stesura del testo costituzionale: “In quegli anni, la DC era l’aggregazione politica più numerosa presente in Assemblea Costituente, inoltre i suoi membri espressero una vivacità e un’originalità di pensiero decisive, tale da imprimere un indirizzo preciso ai lavori della Costituente”. Secondo Conte, dunque, la Costituzione risulta essere ancora oggi attuale: “Occorre tener conto di quel delicato equilibrio, in cui si mostra l’attualità del monito che giunge fino a noi dai padri costituenti cattolici, nel riconoscimento dei diritti inviolabili dell’uomo”.

Source: www.irpinia24.it