Avellino – Il Presidente della Commissione Antimafia Morra incontra il Procuratore Cantelmo

Morra: “La mia presenza qui testimonia il fatto che c’è attenzione da parte dello Stato nei confronti di un territorio che come tutti gli altri va monitorato”

Nicola MorraAvellino - Si è svolto intorno alle ore 15.00 di questo pomeriggio, nelle stanze di Palazzo di Giustizia, l’incontro a porte chiuse tra il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Nicola Morra e il capo della Procura della Repubblica di Avellino Rosario Cantelmo. A rendere necessaria la presenza di Nicola Morra in città sono stati i molteplici atti criminali che si sono susseguiti nelle scorse settimane, a distanza di poco tempo l’uno dall’altro, mettendo in crisi la tranquillità della cittadinanza.

Queste le dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia al termine del colloquio: “L’incontro è stato positivo. C’è una realtà che va attenzionata. La mia presenza qui testimonia il fatto che c’è attenzione da parte dello Stato nei confronti di un territorio che come tutti gli altri va monitorato”. Sulla preoccupazione diffusasi tra la popolazione in seguito agli episodi criminali: “La miglior strategia per rimanere tranquilli con la propria coscienza è fare il proprio dovere. Se questo è stato fatto si deve essere tranquilli. Se questo non è stato fatto qualche problema ci potrebbe essere, innanzitutto con la propria coscienza. Sono soprattutto omissioni quelle che consentono a qualcuno che non si comporta nel rispetto delle regole democratiche della nostra Costituzione di acquistare forza e peso all’interno di un territorio e di una società. Spero che qui i cittadini, consapevoli di cosa significhi essere cittadini, abbiano fatto il loro”.

Nicola Morra ha, infine, sottolineato la duplice funzione della commissione che presiede: “Siamo abituati a pensare alla Commissione Antimafia come un’istituzione repressiva, che aiuta il Parlamento a legiferare in materia di antimafia. Tuttavia, dobbiamo anche immaginare la Commissione come un’avanguardia comunicativa ed educativa per far comprendere che la prima emergenza in tutto il paese, e a maggior ragione in alcune zone del paese, è l’emergenza criminale di stampo mafioso. Il nostro è un paese che deve prendere coscienza di dover ancora combattere certi fenomeni”.

Source: www.irpinia24.it