Avellino – Consiglio Comunale, ampia discussione sull’emergenza criminalità

Tra le proposte più controlli, trasparenza e sinergia tra istituzioni, forze dell’ordine e comunità

consiglio comunale 071019Avellino – Si è aperto ieri pomeriggio il dibattito riguardante l’emergenza criminalità nel capoluogo irpino, tema caratterizzante del Consiglio Comunale tenutosi presso il Palazzo di Città. Presenti, oltre alla giunta comunale e ai consiglieri di entrambi gli schieramenti – con la novità rappresentata dalla presenza della prima candidata non eletta della lista “Lega Salvini”, Monica Spiezia, al posto della dimissionaria Biancamaria D’Agostino – anche i rappresentanti delle associazioni di imprenditori locali e dei sindacati, i quali hanno espresso il proprio parere circa le misure da implementare per la risoluzione del problema.

La discussione è stata inaugurata da Dino Preziosi (La Svolta-Forza Italia) con una domanda (“Avellino può essere ancora considerata un’oasi felice?”): un interrogativo che è stato posto da un altro consigliere di opposizione, Carmine Montanile (Laboratorio Avellino), soprattutto in termini di prevenzione e controllo: “In questo senso, sicuramente le forze di polizia hanno il compito di presidiare il territorio; d’altra parte, tuttavia, il compito del Comune non può esaurirsi con le politiche sociali, ma va anche rivalutato il reinserimento nella comunità”. Massima trasparenza, piena accessibilità agli atti e imparzialità dei funzionari pubblici sono fondamentali per Montanile, il cui monito, elaborato in un’interrogazione antecedente alla discussione, è volto anche a risolvere il problema della sicurezza stradale (“Segnaletica orizzontale e messa in sicurezza di Via Piave e Via Carducci devono essere le priorità”) e la questione del Piano di Zona (“Ho il timore che, nelle sue linee programmatiche, il sindaco Festa abbia sorvolato sulle fasce deboli”).

consiglio comunale 071019 montanileAmalio Santoro (Si Può) ha parlato di un “salto di qualità” compiuto dalla criminalità organizzata locale, alla luce dei recenti fatti di cronaca, e fatto notare come la città si trovi in un “cono d’ombra”, simbolo di un Mezzogiorno alla deriva, in cui: “La soglia etica e di resistenza morale si è pericolosamente abbassata. Il rispetto delle regole sembra solo un trucco dei perdenti e non una garanzia per i cittadini”. Secondo Santoro, è possibile invertire la rotta, prendendo innanzitutto consapevolezza del fatto che Avellino non è tornata all’età dell’oro (“Gli ultimi episodi di criminalità ci dimostrano che essa non è cominciata con questa nuova amministrazione”). È fondamentale, inoltre: “Elaborare un piano anticorruzione, con l’aiuto dell’ANAC e della Prefettura e, se necessario, con un’opera di riqualificazione del personale”. Nicola Giordano, capogruppo di “Laboratorio Avellino”, ha ribadito il ruolo importante che la figura del sindaco deve ricoprire, quella di portarsi sulle spalle l’intera comunità: “Dobbiamo fare modo che non ci siano più affidamenti per gli appalti, che non ci siano più gare con un euro di ribasso, stabilire protocolli e regolamenti dal nostro interno, fare in modo che le società sportive rimangano in vita e che la comunità cresca”.

Luca Cipriano, capogruppo di Mai Più, ha messo in risalto l’importanza del tema trattato, correlato ad altre problematiche che affliggono il capoluogo irpino: “L’escalation di episodi incresciosi che sono accaduti nell’arco degli ultimi 15-20 anni ci fa capire che quella in cui viviamo non è la nostra Avellino. Non mi ritrovo in questa città dove viene aggredito un consigliere comunale o dove vengono sparati colpi di mitragliatrice o di kalashnikov. Se continuiamo a ritenere la legalità un optional, non riusciremo mai a compiere il passo in avanti. La città vive una continua fuga di ragazzi e di intelligenze e le amministrazioni precedenti non sono riuscite a porre una soluzione a questa decadenza. Facciamo sì, ora, che fiducia, lealtà e trasparenza diventino il leitmotiv di quest’amministrazione”. Francesco Russo (Partito Democratico) ha invitato l’intera collettività avellinese a una reazione che possa dare manforte a due fattori di fondamentale importanza in questo momento storico delicato: “L’enorme sforzo compiuto dalla Magistratura e dalle forze dell’ordine e l’allarme lanciato dalla stampa”. Francesco Iandolo, capogruppo di “Avellino Più”, ha proposto un Consiglio Comunale a Rione Mazzini, sede dei recenti episodi di criminalità, per far sentire la vicinanza alla comunità locale: “I cittadini hanno bisogno di risposte concrete e sociali, hanno bisogno di parlare tra di loro e con le istituzioni per condividere le loro preoccupazioni”.

consiglio comunale 071019 picarielloTutti sono concordi nella predisposizione di un maggior controllo e nella costituzione di un lavoro di squadra che possa unire istituzioni, forze dell’ordine, stampa e cittadini. Luigi Urciuoli auspica che questo Consiglio Comunale possa rappresentare uno spartiacque tra il passato e il futuro: “Solo analizzando questi episodi in maniera ottimale, possiamo capire se la gestione delle opere in passato, non ancora ultimate, è stata influenzata dalla malavita”. Giovanna Vecchione (Davvero) individua in una più efficace informazione, nel monitoraggio e nella prevenzione i tratti distintivi di un intervento che deve partire dalle scuole: “Creando quel senso civico che non è più innato nei giovani”. Monica Spiezia (Lega Salvini) esordisce nel Consiglio Comunale con un ricordo per i due poliziotti di Trieste che hanno perso la vita nell’agguato di tre giorni fa presso la Questura del capoluogo giuliano e con la proposta concernente l’installazione di illuminazioni e videocamere non solo in centro, ma anche nelle periferie (“Le nostre proposte non risolveranno del tutto il problema, ma possono contribuire ad arginarlo”). Ferdinando Picariello (Movimento 5 Stelle) individua nella trasparenza il primo baluardo da mettere in pratica per evitare economie malavitose (“Nessuno deve sentirsi esente dal contribuire alla causa con i mezzi che ci vengono messi a disposizione, con disciplina e onore”) e propone al sindaco di sottoscrivere: “Un protocollo di legalità con il nostro prefetto per tutti gli appalti che dovremmo affidare”. Gianluca Gaeta (Ora Avellino) esorta le associazioni e le istituzioni politiche: “A litigare di meno, a stare più uniti, a fare qualche protocollo in meno, a spogliarci da tante situazioni che non ci competono e a stare maggiormente a fianco della Magistratura. Dobbiamo entrare nelle scuole attraverso i piccoli gesti”.

Nel corso del Consiglio Comunale, l’Assessore alla Sicurezza, Sport e Istruzione Giuseppe Giacobbe ha ringraziato tutti i presenti per gli attestati di stima ricevuti, nei giorni successivi all’aggressione subita: “L’episodio che mi ha visto inconsapevolmente protagonista è da condannare in tutti i modi. Non posso ritenere di essere sereno in questo momento, ma confido nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura. Ho sempre agito nel pieno della mia coscienza con trasparenza e legalità e condivido in toto sul fatto che dobbiamo combattere per lo stesso obiettivo e remare verso la sconfitta dell’illegalità e della criminalità organizzata”.

Nell’intervento che ha concluso il Consiglio, il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, ha giudicato di grande qualità una seduta che si è caratterizzata: “Per la pacatezza degli interventi, per il contenuto delle proposte e per la volontà di trovare una coesione che, mai come in questo momento, ci deve contraddistinguere all’interno della nostra attività amministrativa. Il contrasto all’emergenza deve coinvolgere l’intera comunità e ciascun componente deve offrire il proprio contributo. Cerchiamo di ritrovare quello spirito giusto che ci consentirà di affrontare questo periodo complicato”. Festa, inoltre, ha chiarificato alcune polemiche relative ai programmi elettorali (“Le promesse non appartengono né a una parte né all’altra dell’aula, ma sono pronto a garantire per la mia”) e, non per ultima, quella riguardante le recenti dichiarazioni sull’associazione “Libera”, da cui: “Mi sarei aspettato una maggiore vicinanza, con 30.000 persone pronte a scendere in piazza”. Il primo cittadino ha espresso, infine, gratitudine nei confronti delle forze dell’ordine (“Tutelano quotidianamente il nostro territorio e che prontamente sono intervenute, anche in occasione dell’aggressione all’Ass. Giacobbe”) e ha parlato della volontà di conferire all’amministrazione un salto di categoria con un acronimo: “Serietà, Attenzione all’etica e al disagio sociale, Legalità, Trasparenza, Onestà”.

Source: www.irpinia24.it