Traforo del Partenio, rete ferroviaria e sviluppo delle aree interne: il pensiero di Claudio Vittorio

Intervista al neoeletto assessore della Comunità Montana Partenio-Vallo di Lauro

claudio vittorio comunità montana partenio-vallo di lauroGarantire uno sviluppo virtuoso dei Comuni che sorgono tra la Valle Caudina e il Mandamento, mediante investimenti che consentano di migliorare il sistema di collegamenti su ruota e rotaia e di usufruire dei più recenti sistemi di rete e di comunicazione. È questo l’obiettivo che Claudio Vittorio, vicesindaco di Rotondi e neoeletto assessore della Comunità Montana Partenio-Vallo di Lauro, propone per il rilancio di un’area che soffre, ancora oggi, di un’evidente carenza e inefficienza di infrastrutture, un problema che può essere risolto soltanto attraverso un notevole contributo di tutti gli attori politici chiamati in causa per risollevare le sorti delle aree interne.

Si parla molto in questi ultimi tempi del Traforo del Partenio: qual è la posizione che Lei e il Consiglio della Comunità Montana assume in merito al collegamento tra Valle Caudina e Mandamento?

“Non abbiamo ancora fatto una discussione su quest’argomento, dobbiamo ancora aspettare le risultanze dell’indagine che il presidente ha affidato ai tecnici, al fine di verificare quali possano essere gli impatti geologici e finanziari che questo traforo può avere. Da un punto di vista teorico sono favorevole, in quanto la Valle Caudina soffre di un mancato collegamento con le altre zone. La Via Appia è ormai impraticabile e, per arrivare a Napoli, gli abitanti della zona impiegano circa un’ora e mezza. Il Presidente della Provincia, Biancardi, ha espresso un disagio del territorio, ma anche dato una soluzione e, benché qualcuno abbia anche espresso contrarietà, siamo riusciti tutti insieme a coordinarci. Anche lo Stato deve continuare a investire e comprendere quanto è importante questa nostra richiesta di finanziare un’opera che serve a mettere in contatto una zona che è lontana dal mondo”.

È possibile migliorare il collegamento con i principali centri della Campania, intervenendo sulla rete di trasporti pubblici?

“Il sistema di trasporti non ci consente, attualmente, di avere collegamenti adeguati, per cui la galleria è, senza dubbio, una soluzione per avvicinarci alle zone che si trovano al di là del Partenio e raggiungere più facilmente gli altri capoluoghi della Regione. Ma il raddoppio della ferrovia Benevento-Cancello potrebbe essere un’altra idea per chi non utilizza l’automobile: attualmente siamo costretti, per il cattivo funzionamento della tratta ferroviaria, a spostarci con mezzi propri. Il trasporto su rotaia è fondamentale e non solo per i lavoratori. Quando noi ci spostiamo in altre zone d’Italia o all’estero, abbiamo un sistema di trasporto che ti porta dappertutto con il minor tempo possibile. Qui tutto questo è mancato, soprattutto nelle nostre zone e, in particolare, nella Valle Caudina”.

Ritiene che possano essere implementate altre soluzioni per permettere ai Comuni che fanno parte della Comunità Montana di uscire dall’isolamento che paralizza le zone interne?

“È innegabile che i sistemi di comunicazione siano importantissimi. Anche da questo punto di vista riscontriamo un problema, risultante ancora nell’utilizzo delle tecnologie di 15-20 anni fa. In Italia vi è stato un investimento sostanziale sulla fibra, eppure nelle nostre zone il segnale scarseggia. Credo che tutte queste tematiche, dai collegamenti con le altre aree della Regione alle reti di comunicazione, vadano affrontate insieme da parte di tutti gli attori di questo territorio, non solo dalle Comunità Montane”.

Quali sono gli obiettivi che intende conseguire entro la fine del mandato?

“Ritengo di poter fare tutto il possibile per dare ricadute positive su tutto il territorio. È questo il compito che un amministratore deve ottemperare in un momento non facile. Ci vuole, da parte di tutti, un grande impegno, compatibilmente con le risorse di cui disponiamo. Alle Comunità Montane, spesso, non viene attribuita una grande importanza: invece i Comuni hanno bisogno di questo ente che si impegna molto per il territorio e che è composto da impiegati che si impegnano per prevenire il dissesto idrogeologico e, soprattutto in questo periodo, gli incendi boschivi. I Comuni che fanno parte di queste Comunità hanno bisogno di un maggior numero di personale impegnato in queste attività e, da parte mia, mi impegnerò affinché si possa soddisfare questa necessità”.

Source: www.irpinia24.it