Amministrative 2019 – Avellino: “Più di un gioco”, l’idea di SiPuò su sport e strutture

Santoro: “Lo sport è un pezzo decisivo dell’anima di questa città”

sipuò sport e strutture sportiveAvellino – Tutelare le realtà e le strutture sportive, nel rispetto di tutte le discipline e di quelle convenzioni spesso ignorate o aggirate dalle società fruitrici. Su questi argomenti si innesta il dibattito organizzato da SiPuò, nel corso della conferenza stampa intitolata “Più di un gioco: sport e strutture sportive in città” e tenutasi presso il comitato di Via Matteotti.

Il consueto appuntamento con la cittadinanza si rinnova per trattare un altro dei temi della campagna elettorale, ma non meno importante rispetto agli altri già affrontati, come fa notare Nino Sanfilippo nella sua introduzione: “Quello che stasera vogliamo approfondire è il mondo delle svariate società sportive esistenti e la desertificazione delle palestre che avviene soprattutto nei quartieri. Stiamo parlando di uno degli aspetti migliori di una città e di una provincia che continua, sotto quest’aspetto, a produrre grandi risultati ma che, a volte, si fa male da sola”. E, per Sanfilippo (nonostante la recente impresa della Calcio Avellino SSD e la qualificazione ai playoff scudetto della Scandone), questo significa che non deve esistere distinzione tra sport maggiori e minori: “Ogni disciplina ha la sua dignità. Lo sport insegna a stare in una comunità e comunica dei valori, indipendentemente dalle provenienze delle società o degli atleti che vi fanno parte”.

Ma lo sport ad Avellino non riguarda soltanto le tantissime realtà che si impegnano per promuovere una determinata disciplina. Esso concerne anche le tante battaglie e le difficoltà affrontate per usufruire di strutture spesso trascurate dalle precedenti amministrazioni. È il problema evidenziato da Costantino Grappone, nell’illustrare una precedente esperienza di gestione di una parte del Parco Manganelli, destinata all’attività di beach volley, da parte di un’associazione sportiva di cui lo stesso Grappone è membro: “In quest’esperienza abbiamo avuto una carenza di attenzione da parte del Comune che, affidata l’area, non l’ha predisposta adeguatamente per l’attività da svolgere. Abbiamo dovuto ripristinare da soli i servizi igienici e dovuto constatare il decoro poco curato del parco”. Per dare continuità a un discorso associativo, secondo Grappone, bisogna dare un valore aggiunto alla città: “In un periodo in cui la famiglia e la scuola stanno cambiando, lo sport, soprattutto quello di squadra, rappresenta un’opportunità di crescita e di trasmissione di valori saldi e forti. Il nostro desiderio è che si possa fare qualcosa anche in termini di strutture, soprattutto nei mesi invernali, attraverso una regolamentazione quanto più opportuna per permettere uguali opportunità a tutti i cittadini”.

In merito alle strutture sportive, Francesca Di Iorio evidenzia come, nel passato, alcune società non abbiano ottemperato al rispetto delle convenzioni, in termini soprattutto di pagamenti per l’utilizzo e la gestione delle strutture stesse. “Sono state fatte delle proposte alle società in questione per risultare in regola con queste convenzioni, prevedendo anche piani di rientro” afferma la Di Iorio, ex presidente della VII Commissione. “Le criticità delle strutture, oggi, sono correlate ai mancati incassi degli ultimi anni, i quali hanno generato un debito tale da portare anche al pre-dissesto. Queste convenzioni sono scadute da tempo e, nonostante ciò, alcune società hanno continuato a usufruire gratuitamente di tali strutture. Sono stata tacciata, in passato, di essere nemica dell’U.S. Avellino ma, in realtà, ero nemica di chi non ha rispettato le norme previste dalle convenzioni”. Secondo la Di Iorio: “Il nostro capoluogo ha un potenziale di strutture sportive esistenti, non tutte in condizioni ottimali che, però, sono state gestite male”. Per risolvere la questione, dunque: “È necessario rivedere tutte le convenzioni esistenti, realizzare nuove convenzioni, comprendere se i debiti di gestione sono stati saldati e se le strutture possono essere messe a disposizione di tutte le società che ne vogliano usufruire”.

Sport e strutture, dunque, devono essere parte integrante del programma di SiPuò, al fine di immaginare un’altra città. È quanto ribadito dal candidato a sindaco Amalio Santoro: “La città, per riprendersi, ha bisogno di rimettere in movimento tutti i settori e lo sport, per Avellino, è un pezzo decisivo della sua anima”. Senza regole, tuttavia non vi è amministrazione, e la presenza dello sport avellinese nei palcoscenici nazionali e internazionali non deve essere un alibi per aggirarle. “La riqualificazione dello Stadio Partenio-Lombardi e dell’area circostante è senza dubbio un’opportunità, ma tutto ciò va fatto carte alla mano e deve configurarsi in termini di apertura anche nei confronti del privato”. Un progetto di rivalutazione delle strutture che deve comprendere anche le scuole, al fine di: “Consentire a tutti di avere spazi di vita e vivacità”. Anche nello sport, conclude Santoro: “Dobbiamo recuperare l’idea di bene comune, di interesse collettivo che caratterizza un po’ tutti i punti del nostro programma”.

Source: www.irpinia24.it