Amministrative 2019 – Avellino: Cipriano incontra il maestro Ettore De Conciliis

Per il futuro di Villa Amendola la necessità della cultura

WhatsApp Image 2019-05-17 at 14.57.10Avellino – Questa mattina, alle ore 11:30, presso Villa Amendola  il candidato a sindaco delle liste “Mai più”, “PD”,  “Avellino più” e “Laboratorio Avellino” Luca Cipriano ha incontrato il maestro Ettore De Conciliis. Motivo dell’incontro la visita al museo civico e al parco adiacente alla villa che attualmente è stato lasciato all’incuria. “Il tema è dare alla città occasioni importanti – spiega Cipriano – anche con il mondo della cultura. Con Ettore De Conciliis c’è un rapporto antico di stima di affetto, con la mia persona e con la città di Avellino e il maestro ha accettato nuovamente il mio invito a dare una mano al nostro territorio. Per cui se dovesse toccare a me essere il sindaco di Avellino sicuramente con il maestro De Conciliis avremo un rapporto preferenziale per inserire Villa Amendola nel circuito nazionale delle grandi  mostre, degli eventi che consento di portare ad Avellino persone e turisti. Avremo un grande investimento sul tema della sensibilizzazione dei bambini e dei giovani al bello e all’arte partendo dal lavoro del museo civico che abbiamo visitato stamattina è una traccia importante della nostra storia. Noi puntiamo di più, a far venire ad Avellino persone da Napoli da Salerno da Caserta da Bari portando in collegamento anche con i musei importanti della città di Napoli opere e mostre che questo edificio può ospitare“.

Per cercare di fare questo bisogna avere un punto di partenza ed è quello che illustra il maestro De Conciliis. ” Si parte dalla ovvia necessità che una popolazione che ha una sua storia importante debba usare la cultura. Le arti visive, che sopratutto  a Villa Amendola offre già, e la possibilità di poter offrire altre cose che riguardano l’arte, fa si che si può creare un senso di necessità della cultura. Per fare questo non basta appendere dei quadri o mettere delle sculture, bisogna lavorare in un modo che crei un interesse molto più allargato. Questo si fa se si usa una tattica interdisciplinare, vale a dire altri discipline dovrebbero avvicinare il pubblico all’arte. Non un museo che riguarda soltanto l’arte figurativa con la pittura e la scultura ma che riguardi anche l’architettura, il cinema, la musica. Questo può sembrare ambizioso ma per me il metodo creare questo senso della necessità nelle arti. Ovviamente bisogna fare delle cose più possibile di qualità, portare degli eventi che richiamano l’attenzione  fuori dalla nostra Provincia. Rispettare la Provincia ma non essere provinciali perché altrimenti non stabiliamo il dialogo basato sulla qualità e sull’arte”.

 

Source: www.irpinia24.it