Amministrative 2019 – Avellino, “Si Può”: comizio elettorale a San Tommaso

Santoro: "La nostra scommessa è quella di dare una risposta compiutamente politica alla domanda di cambiamento della comunità"

btyAvellino - Questa sera, il candidato sindaco della lista “Si Può”, Amalio Santoro, e il gruppo di candidati consiglieri hanno presentato il loro programma elettorale ai cittadini di Rione San Tommaso, organizzando un comizio presso Piazza Don Luigi Sturzo.

Faremo tutta la campagna elettorale nelle piazze perché è la via migliore per provare a restituire la politica alla simpatia della gente. Per me, parlare in questo quartiere è un ritorno alle origini. Un quartiere che riassume tutte le speranze della comunità cittadina e in cui la politica, nel tempo, è stata dentro il sentimento popolare ed è stata vissuta come passione e rischio. Torniamo qui in un giorno particolare, quello della commemorazione della morte di Aldo Moro. Lo ricordo perché quel momento ha rappresentato una cesura nella vicenda democratica italiana, e non solo. Ricordiamo Moro perché dentro questa nostra lista abbiamo l’ambizione di recuperare il meglio delle tradizioni culturali in quanto la politica senza un ancoraggio ideale e morale è inevitabilmente destinata all’avventura e a perdersi” ha affermato Santoro.

Sulla condizione realistica di Avellino e di Rione San Tommaso, il candidato sindaco ha detto: “Gli anni che abbiamo alle spalle sono stati complessi e caratterizzati da una devastazione antropologica che ha interessato il paese e anche i nostri territori. Anche Avellino è una città sospesa, rinunciataria, che sembra aver abdicato alla sua funzione di capoluogo. Una città non riconoscibile dal resto del territorio provinciale. Ma qualcosa ha resistito, anche in questo quartiere dove sopravvive la parrocchia, il mondo dello sport con la squadra di Messina, la farmacia, “La casa sulla roccia” e, soprattutto, le famiglie che, nonostante il prezzo della crisi, cercano ogni mattina un varco alle loro difficoltà. Ma, una società civile da sola non ce la può fare. Occorre un’amministrazione efficiente per farcela”.

Ad Avellino, non c’è un settore in cui non si evidenzi un drammatico ritardo. Ma, soprattutto, i fatti di questi giorni ci confermano una sorta di nuvola grigia che avvolge le vicende amministrative di questo comune. Sono troppe le inchieste aperte, i comportamenti opachi, le zone d’ombra su cui bisognerebbe far chiarezza. In questi anni, dopo l’amministrazione Di Nunno, è mancata una leadership e siamo scivolati progressivamente nel vuoto di questo tempo. La nostra scommessa è quella di dare una risposta compiutamente politica alla domanda di cambiamento della comunità. Non è il tempo della diserzione, o si continua in questa deriva o scegliamo la speranza di un nuovo centro-sinistra, della buona politica”.si_può_av

Il candidato alla fascia tricolore di “Si Può” ha poi esposto alcuni punti del programma elettorale: “Il nostro è un programma ricco e articolato a cui hanno lavorato i migliori rappresentanti della società civile. Ma un programma non si scrive, si vive. Ecco perché siamo in piazza, per riconnetterci con il sentimento profondo di questa città e rivitalizzare la partecipazione della gente la quale andrebbe anche istituzionalizzata. Con le nostre idee vorremmo cambiare la vita delle persone perché questo è il compito della politica. Vorremmo garantire a San Tommaso un asilo pubblico in più o almeno la gestione pubblica dell’asilo già presente, uno sgravio fiscale alle famiglie, un incremento delle corse degli autobus, una pattuglia dei vigili urbani in più, un maggior coinvolgimento dell’associazionismo. Abbiamo le carte in regola per provarci”.

Altri argomenti fondamentali della campagna elettorale di “Si Può” sono la rigenerazione urbana del territorio e la trasformazione di Avellino in città “verde”: “Può partire da San Tommaso la spinta che porti alla sospensione dell’invasione cementizia delle nostre colline che vanno salvaguardate. Era anche questa l’intuizione di Di Nunno. Dobbiamo vincere da subito la sfida di avere il fascicolo che ci dica qual è il grado di rischio dei vecchi condomini del quartiere. Dobbiamo cercare di fare di Avellino la città del grande parco del Fenestrelle, un rinnovato polmone verde in connessione con i grandi parchi regionali. Dobbiamo pensare anche ad un servizio di metropolitana leggera e a mezzi più ecologici che siano un’alternativa alle automobili”.

 

Source: www.irpinia24.it