Europee 2019 – Passione e ambizione per un sogno: intervista ad Antonella Pecchia

La candidata di Forza Italia si racconta in vista delle elezioni del 26 maggio

antonella pecchia europee 2019Avellino – Una scelta motivata dalla sua lunga militanza (nonostante la giovane età) a un partito al quale ha sempre giurato fedeltà, con l’intento di proporre idee innovative sulla formazione, sul lavoro e sulla difesa del territorio. Antonella Pecchia, 27 anni, candidata per Forza Italia alle Elezioni Europee del 26 maggio 2019, racconta la sua esperienza politica ed espone le sue proposte per il Parlamento europeo, senza trascurare i problemi che attanagliano le armonie del centro-destra, sia a livello nazionale sia locale.

- La tua avventura politica è iniziata dieci anni fa, con l’adesione al Movimento Giovanile di Forza Italia nel Mandamento. Cosa hai appreso in questo lungo percorso di militanza e cosa vorresti trarre da questa nuova avventura che potrebbe condurti al Parlamento europeo?

A.: “La mia esperienza politica e la mia adesione a Forza Italia vanno ricercate fin da quando ero bambina: in seguito ho fatto anche esperienze di politiche giovanili. La cosa che mi ha insegnato la militanza è fare squadra, fare rete. In politica sono molto importanti i rapporti umani che si creano con i tuoi alleati, con le persone che ti daranno fiducia e con i futuri collaboratori. Io reputo che bisogna fare tanta gavetta e imparare tanto: non si può arrivare da nessuna parte se non si segue un lungo percorso di costruzione, di studio e di formazione. Ed è proprio alla fine di questo percorso si può arrivare a pensare a una candidatura di questo tipo, che mi darà sicuramente tanto”.

- A poche settimane dalle Europee, ma anche dalle Amministrative, la situazione del centro-destra riflette una realtà frammentata. Qual è il tuo pensiero in merito?

A.: “Attualmente i numeri sono quelli che esistono, non quelli in prospettiva nelle prossime elezioni. La Lega, oggi, è al governo grazie anche alla coalizione di centro-destra, dove gli uninominali sono stati guadagnati per merito anche di Forza Italia e ad altri partiti. Se non c’è un dialogo, viene meno anche la fiducia che i cittadini hanno riposto in quella che è stata la coalizione, che aveva presentato un programma comune. D’altro canto, senza Forza Italia, che è la parte moderata e liberale, quella che ascolta maggiormente, una coalizione di centro-destra non può esistere. Forza Italia è il vero cambiamento, perché ha deciso di puntare sugli anni di militanza dei suoi candidati giovani. Il dialogo è una condizione che deve essere rispettata sia a livello nazionale che a livello locale. Avevamo un’occasione storica qui ad Avellino di creare un unico, grande schieramento, ma i presupposti sono mancati e presentarci divisi oggi è un grande errore”.

antonella pecchia candidata europee 2019- Si continua a parlare di crisi dell’Unione Europea, attribuita a molteplici fattori, tra cui il crollo economico-finanziario, il terrorismo e la Brexit. In che modo l’UE potrebbe riacquistare presso i cittadini comunitari la credibilità che sembra aver smarrito?

A.: “Dal punto di vista normativo e di difesa, dobbiamo ragionare in termini di unione in senso stretto. Innanzitutto, l’UE deve rafforzare il ruolo centrale del Parlamento: esso è espressione del voto dei cittadini europei e devono essere i parlamentari ad avere la responsabilità politica di quelle che sono le azioni normative del Parlamento stesso. Inoltre, per quanto riguarda il contrasto al terrorismo, Forza Italia propone da sempre una difesa comune nell’UE. Se si riuscissero a mettere insieme tutte le intelligence di tutti i Paesi aderenti e si costituisse un unico esercito europeo non di attacco, ma di difesa, si potrebbe risolvere l’emergenza. Esiste già una collaborazione in questo senso, ma c’è ancora molto da migliorare per garantire una difesa comune di tutti i territori”.

- In uno dei recenti incontri tenutosi presso l’Ex Carcere Borbonico, Aldo Patriciello ha individuato nella defiscalizzazione il rimedio per contrastare lo spopolamento e la disoccupazione giovanile nel Mezzogiorno. Quale o quali altri azioni ritieni debbano essere impiegate per risolvere questo problema?

A.: “Bisogna favorire in primis la formazione e la cultura. Il mondo del lavoro ha bisogno di menti preparate. Credo molto nell’istruzione pubblica, ma anche la scuola privata può favorire alcuni meccanismi virtuosi. Ho un sogno, ossia la seconda lingua ufficiale dell’Unione Europea: fin da bambini, parallelamente allo stato di appartenenza, deve essere associata una seconda lingua. In secondo luogo, c’è bisogno di formazione anche imprenditoriale: gli imprenditori devono essere agevolati nell’assumere, in tal modo ci saranno più lavoratori e si rimetterà in moto il ciclo economico”.

- A ventidue giorni dalle Europee, qual è il messaggio che vuoi trasmettere per ribadire la tua candidatura?

A.: “Cercherò di stare il più tempo possibile con le persone, conoscerle e ascoltare i loro malumori. Ovviamente, il mio sogno sarà quello di essere eletta ma, al di là di quel che sarà l’esito finale, per me è una grande conquista essere giunta, a soli 27 anni, a mettermi in gioco per le Europee. È un obiettivo che chiunque può raggiungere solo con passione e ambizione. Per questo motivo, il mio motto è crederci sempre”.

Source: www.irpinia24.it