Pasqua 2019, tradizioni e riti dell’Irpinia
Presentate le manifestazioni che animeranno i giorni di festa
Avellino - Sono state presentate questa mattina, presso la Sala Grasso del Palazzo di Provincia, le manifestazioni religiose e popolari che si svolgeranno sul territorio irpino in occasione della celebrazione della Pasqua. Alla Conferenza Stampa, presieduta dal Presidente dell’Unione Provinciale delle Pro Loco Giuseppe Silvestri, erano presenti i rappresentanti di alcuni dei comuni irpini, il Vicario della Diocesi di Avellino don Enzo De Stefano, il Presidente della Pro Loco di Avellino Mauro Napolitano e il Presidente della Coldiretti Avellino Francesco Acampora.
“Condivido in pieno la volontà di riscoprire e mantenere vive le manifestazioni locali legate ai momenti forti della nostra fede, grazie alle quali anche i giovani hanno l’occasione di riavvicinarsi alla Pasqua. La Pasqua cristiana ha tre livelli. Il primo è quello legato all’esperienza dei pastori, in particolare alla transumanza, quell’uso dei pastori di spostarsi insieme al gregge, alla ricerca di prati freschi durante la primavera. Il secondo livello riguarda il passaggio dalla schiavitù alla libertà del popolo ebraico grazie all’intervento di Mosè, inviato dal Dio dei padri. Il terzo livello è quello del passaggio dalla morte alla vita perché la fede cristiana è legata all’annuncio della Resurrezione di Cristo” ha affermato don Enzo De Stefano.
La Pasqua irpina si sviluppa intorno a tre tipi di iniziative: le celebrazioni della Passione di Cristo, il Volo dell’Angelo e la Rosamarina. La Pro Loco di Atripalda ha rinnovato l’appuntamento con l’antica e famosa rappresentazione vivente della “Via Crucis” che si terrà Venerdì Santo dalle ore 19.00. “Il cammino processionale, con l’Addolorata e il Gesù morto e la rivisitazione delle scene più suggestive della “Via Crucis”, partirà dalla Chiesa di S.Nicola da Tolentino per proseguire lungo Via Roma, Piazza L. Cassese, Chiesa di S. Ippolisto fino ad arrivare alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie dove avverranno le tradizionali tre cadute e alla successiva rappresentazione della crocifissione e della morte di Gesù presso Collina S.Pasquale”. Anche il comune di Gesualdo, dopo otto anni, riporta in vita la rappresentazione della Passione di Cristo: “Centinaia di figuranti, una regia d’eccezione e le struggenti note dei Responsoria di Carlo Gesualdo scandiranno di emozioni e suggestione gli ultimi momenti della vita di Gesù rappresentati nel cuore antico di Gesualdo”.
Lunedì 22 Aprile, Prata Principato Ultra e San Mango sul Calore saranno animati da ben due voli dell’Angelo; mentre nei comuni di Santo Stefano del Sole, San Michele di Serino, Cesinali, Santa Lucia di Serino, Aiello del Sabato e Grottaminarda si svolgerà l’antica tradizione della Rosamarina. “La Rosamarina Santostefanese, promossa dal Comitato Festa San Vito Martire e dall’Associazione “Rosamarina”, si svolge in più tempi: la formazione delle frasche che vengono confezionate con arance e limoni che simboleggiano la primavera e l’agrodolce del rapporto amoroso, il rito del fuoco come rito di purificazione e passaggio dall’uomo vecchio all’uomo nuovo, la distribuzione delle frasche per le case come simbolo di buon augurio ed infine l’arrivo del corteo in piazza con carri pieni di beni raccolti per allestire la festa di fine Agosto” ha spiegato un rappresentante della comunità di Santo Stefano del Sole.
Ad Avellino, invece, a causa della situazione amministrativa non ci sono in programma eventi di grande rilievo. Tuttavia, la Pro Loco ha organizzato un’iniziativa, legata alle tradizioni più pagane, che avrà come protagonisti i più piccoli. “Speriamo che il prossimo anno, con la nuova amministrazione, potremo portare ad Avellino un evento importante in occasione della Pasqua. Intanto, ci dedicheremo a promuovere le iniziative dei comuni della Provincia” ha dichiarato Mauro Napolitano.
Francesco Acampora ha espresso un invito alle Pro Loco: “Partendo dal presupposto che non è semplice fare animazione sul nostro territorio, anziché concentrare gli eventi pasquali in un breve periodo di tempo, occorrerebbe dare una maggiore continuità ad un programma così ricco, prolungandolo fino all’estate”. E lancia una sfida, quella di costruire l’offerta turistica irpina per fare del turismo uno strumento di promozione del territorio. “I paesi irpini sono ricchi di bellezze naturalistiche, architettoniche e artistiche di grande valore che andrebbero rese fruibili al turista attraverso la costruzione di un’offerta e di servizi turistici”. “Cogliamo la proposta del Presidente della Coldiretti e invitiamo tutte le associazioni a riunirci per valutare i punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e le minacce del territorio e stabilire così un programma d’intervento finalizzato allo sviluppo del turismo affinché sia un’opportunità per i giovani di non abbandonare il proprio luogo d’origine” ha affermato Giuseppe Silvestri.