Avellino – La Lega sul tema “Dall’Europa di Maastricht a quella dei popoli sovrani”

L'On. Crippa: "Vorrei apportare al sud il modello di buon Governo"

WhatsApp Image 2019-04-06 at 16.58.58Avellino – Questa mattina, alle ore 10:30, presso la sede provinciale della Lega , si è tenuta una conferenza stampa dal titolo “Dall’Europa di Maastricht a quella dei popoli sovrani”. Il Trattato di Maastricht è stato firmato il 7 febbraio del 1992 dai 12 paesi della comunità europea, oggi UE. In vista delle prossime elezione europee gli interventi di oggi  degli esponenti della Lega si sono incentrati su quello che il partito vuole rappresentare e diventa un baluardo e una forza  per la tutela del popolo e della gente comune. Il primo pensiero che viene espresso è quello del moderatore il giornalista Maurizio Longhi: “L’Europa è un tema complesso ma l’unione è ben lontana dai cittadini e dai popoli. L’Europa negli anni è diventata un colosso di materialità ma privo di spiritualità e il problema nasce dai lobi del potere finanziario. Il 26 maggio aspetto un ribaltone affinché queste persone che hanno portato la crisi nel nostro paese vadano a casa“. A seguire la parola passa al portavoce provinciale di Avellino Sabino Morano che attraverso questo evento inaugura la nuova sede. “Io che sono nato nel movimento giovanile della Lega ho fatto parte di un’accademia di vera formazione. I concetti fondamentali della politica e le tematiche che si affronteranno oggi sono Europa, popolo e sovranità. L’obbiettivo della Lega è quello di risollevare il popolo dalla più feroce crisi dell’ultimo decennio indotta dai signori della speculazione finanziaria. La Lega è il partito che difende l’identità della gente e la normalità. Alle prossime elezione europee – conclude Morano – avremo un ruolo centrale per costruire una nuova Europa, quella dei popoli”

. A seguire il responsabile alle politiche universitarie di Avellino Michele Zabatta esprime un concetto culturale: “La grave mancanza di cultura ha procurato un problema finanziario senza rendersene conto. Bisogna partire dalle creazione di una classe dirigente per dare la centralità all’individuo della polis, che deve essere parte attiva nella società. Siamo stati educati dalla vecchia politica a non sentirci cittadini ma solo lavoratori. Molti giovani danno per scontato molte situazioni in base al contesto in cui vivono e il problema è spesso alla base del sistema scolastico. Manca il concetto di civitas che è il fulcro per rispondere alla crisi con una concezione politica per costruire una cittadinanza e militanza attiva“. I due portavoce dei giovani di Avellino e Atripalda Alessandro Iandolo e Pierluigi Ruongo entrambi credono nella possibilità di un’Europa diversa perché affermano che quasi nessuna delle promesse fatte nel 92 sono state portate a termine. In quanto in questi anni le decisioni sono state prese senza interpellare il popolo.

Come è stato illustrato dagli interventi a seguire del giornalista Francesco Amodeo e il coordinatore giovani Campania Nicholas Esposito la dittatura finanziaria ha inizio nel 1981 e bisogna tornare indietro per ridare la democrazia al popolo e tornare al Governo della liberazione. Infine interviene l’On. Andrea Crippa coordinatore nazionale giovani: “Il nostro obbiettivo è quello di dare al sud una speranza e creare una classe dirigente basata sulle capacità e onestà, ma soprattutto che stia vicino alla gente. Sono qui per cercare di aggregare giovani e di cambiare una mentalità che in Campania ha prodotto solo mala politica, clientelismo e voto di scambio. Inoltre ci sono molti ragazzi che stanno scappando da questa zona e vogliamo apportare un modello nuovo. Dobbiamo consolidare il consenso che abbiamo, che è in grande crescita al sud, e cercare di rappresentare al meglio quello che sta facendo il Ministro Matteo Salvini e io vorrei apportare il modello di buon governo”.

Source: www.irpinia24.it