Avellino – Vigili del Fuoco, il successo del concerto per l’ottantesimo anniversario
Grande folla al Teatro “Carlo Gesualdo” per l’esibizione della banda nazionale
Avellino – “Sono onorato di presentare questo evento, in quanto ho fatto parte, in passato, di questo meraviglioso corpo”. È con questa frase che Pino Insegno, noto conduttore televisivo e presentatore, dà il via all’evento conclusivo svoltosi questa mattina al Teatro “Carlo Gesualdo”, in occasione dell’ottantesimo anniversario del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Grandissima l’affluenza per il concerto della banda musicale, con la partecipazione di numerosi esponenti delle istituzioni locali e nazionali.
La celebrazione dei primi ottant’anni del corpo nazionale è ricaduta, dunque, sul capoluogo irpino. Una scelta che va ricercata nell’empatia che si è generata con i soccorsi in occasione del terremoto dell’80, come spiega Fabio Dattilo, attuale Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco: “Credo che questa città e questa provincia meritino di essere la tappa iniziale del nostro ottantesimo anniversario. Oltre al soccorso tecnico, riusciamo a stare accanto alla gente per aiutarla ad affrontare i propri problemi”. Un corpo che, nella sua storia, ha sempre ricevuto grandi attestati di stima, come ricorda il Capo Gabinetto Matteo Piantedosi: “I VV. FF. sono amati anche all’estero, non solo nella provincia di Avellino e in Italia. I cittadini, in particolare, ne apprezzano la competenza tecnica”. Degna di nota, inoltre, la grande partecipazione delle scuole a quest’evento. “Abbiamo voluto fortemente la presenza degli alunni, al fine di completare questo percorso di conoscenza, incentrato sulla sicurezza e sul terremoto del 1980 che, fortunatamente, i ragazzi non hanno vissuto” afferma Rosa D’Eliseo, Comandante dei Vigili del Fuoco di Avellino. “Gli interventi dell’anno scorso in Provincia sono stati inferiori, anche perché minori sono stati gli episodi sui quali intervenire. Quest’anno, invece, ci aspettiamo un’estate molto calda: spero che riusciremo a ripetere l’organizzazione dello scorso anno”.
Molto nutrita la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali. A parlare per primo, sul palco, il Commissario straordinario del Comune di Avellino, Giuseppe Priolo: “È un mio onore non solo rappresentare una città e un capoluogo che ha sofferto il tremendo sisma del 1980, ma anche essere ancora parte di questa grande famiglia che, non a torto, viene considerata la più unita e la più coesa nella nostra nazione, in ogni sua componente, tecnica, amministrativa e volontaria”. Il richiamo del tragico evento in Irpinia riecheggia anche nelle parole di Rosetta D’Amelio, Presidente del Consiglio Regionale della Campania: “Nel 1980, non esisteva la Protezione Civile, e i primi che cominciarono a scavare e a tirare fuori dalle macerie, insieme ai cittadini, le vittime e i feriti furono i Vigili del Fuoco, a cui abbiamo conferito la cittadinanza onoraria di Lioni, nel periodo del mio mandato di sindaco”. Dal 1980 a oggi, la situazione è decisamente migliorata, ma l’attenzione deve essere sempre maggiore, come fa notare Domenico Biancardi, Presidente della Provincia: “Da rappresentante di tutti i sindaci, ritengo che ciascun Comune abbia bisogno quotidianamente di qualsiasi intervento dei Vigili del Fuoco, in quanto rappresentano una componente unica del nostro Paese”.
Chiamati sul palco del “Gesualdo” anche i due Sottosegretari di Stato al Ministero dell’interno. Se, per Carlo Sibilia, “Oggi poter festeggiare i primi 80 anni del Corpo Nazionale nella mia terra è motivo di orgoglio, perché è l’Italia intera che si riunisce qui, ad Avellino”, per Stefano Candiani, la scelta di Avellino non è stata casuale, ma si carica di molti simboli: “In occasione del sisma, vi fu una gara di soccorso in Italia, dalla quale nacque una consapevolezza dell’importanza del soccorso urgente e della costituzione di una protezione civile. Partendo da quelle esperienze drammatiche, sono nate grandi storie di umanità che oggi vogliamo riconoscere con quest’evento”. In Irpinia, non è mai stata dimenticata la grande macchina di solidarietà mossasi in occasione di quel dramma: “Ho potuto constatare, in occasione dei funerali di Giuseppe Zamberletti, il padre della Protezione Civile italiana scomparso qualche mese fa, la presenza di numerosi gonfaloni dei comuni irpini”, continua Candiani. “Ancora oggi, i Vigili del Fuoco sono punto di riferimento dei cittadini, non conoscono confini di aree e di ambiti, hanno raggiunto specialità che dobbiamo continuare a supportare”.