Avellino – Ossigeno parla di inquinamento atmosferico

Analizzare le cause più evidenti dell'inquinamento e proporre un programma di intervento articolato per un fattivo contrasto all'inquinamento atmosferico

inquinamentoAvellino - Venerdì 22 marzo, alle ore 17:30, alla Chiesa del Carmine di Avellino, l’associazione “Ossigeno” ha acceso i riflettori su uno dei temi di più stretta attualità: l’inquinamento atmosferico. Il presidente dell’associazione, Luca Cipriano, insieme agli attivisti Lucio Caso, ingegnere civile esperto in materia di Ambiente, e Pasquale Matarazzo, tecnico ambientale alla Regione Campania, e con il contributo di Maurizio Galasso, uno dei maggiori esperti in materia di Ambiente e depurazione delle acque in Campania, padre del WWF Avellino e tra i primi a denunciare lo smaltimento illecito dell’amianto dell’Isochimica, hanno presentato un piano serio di contrasto all’inquinamento in città. 

L’incontro, dal titolo “Smog, che fare?”, ha visto anche l’intervento di Stefano Sorvino, commissario dell’Agenzia regionale per la Protezione Ambientale della Campania, e Giovanni De Feo, professore di Ecologia industriale all’Università di Salerno e ambientalista dell’anno 2008. “Avellino è tra le città più inquinate d’Italia” spiega Cipriano, per questo deve essere attuato un piano d’intervento articolato per un fattivo contrasto all’inquinamento atmosferico. 

Maurizio Galasso ha trattato il tema dell’inquinamento atmosferico, in particolare l’inquinamento atmosferico urbano, elencando i principali inquinanti atmosferici in ambito urbano e gli inquinanti non convenzionali (polveri fini, benzene). “L’inquinamento è scaturito dal traffico veicolare, dal traffico dei mezzi pesanti, dalle combustioni industriali, riscaldamento di fabbricati, riscaldamento domestico. Un’altra fonte di inquinamento sono le caldaie a gasolio. L’inquinamento atmosferico è legato anche ai comportamenti personali”. Infatti, il moderatore dell’incontro, Giovanni De Feo, afferma che l’inquinamento in casa è peggiore dell’inquinamento esterno. “Se l’esterno è inquinato ovviamente lo sarà anche l’interno”.

Per attuare un piano di contrasto all’inquinamento atmosferico occorre effettuare uno studio serio per individuare le cause e i relativi contributi, effettuare una programmazione con interventi a breve, medio e lungo periodo, avviare con la massima urgenza il piano di miglioramento della qualità dell’aria con le misure a breve termine, fare da comune capofila perchè lo stesso piano venga attuato da comuni limitrofi. Una sinergia tra le amministrazioni può portare anche una serie di finanziamenti più consistenti. 

Importante è il potere disinquinante di diverse varietà di piante, come ad esempio le siepi. A Roma sono stati fatti dei murales la cui vernice cattura lo smog. Ecco, infine, le proposte d’intervento: avvio della metropolitana leggera, apertura dell’autostazione per allontanare il terminal bus in maniera consistente dal centro urbano di Piazza Kennedy, piano per la sostituzione di tutti i mezzi pubblici operanti in città, incentivazione ad auto ibride private, piste ciclabili, realizzazione ovunque possibile di alberature stradali e dove non possibile la realizzazione di siepi sempre in funzione antinquinamento con essenze capaci di avere migliori performance in termini di abbattimento inquinanti/polveri sottili.

Source: www.irpinia24.it