Avellino – In piazza contro la mafia

"Libera" riunisce familiari, studenti e istituzioni per commemorare le vittime innocenti

btyAvellino - Questo giorno, il primo della stagione primaverile, ha rappresentato per la comunità molto di più. Una giornata storica in cui la città ha accolto trentacinque mila persone provenienti da tutti gli angoli della Campania per partecipare alla XXIV Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che l’Associazione Libera organizza dal 1996 in tutta Italia, per celebrare tutte le vite stroncate dalla criminalità organizzata, comprese le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere.

Per quest’anno, in rappresentanza di tutta la Regione Campania, Libera ha scelto Avellino come luogo di svolgimento della manifestazione. In una nota, l’associazione aveva spiegato: “Abbiamo scelto Avellino, per testimoniare che un’intera regione è impegnata nel contrasto alle camorre e per accendere i riflettori in una città in cui troppo spesso ci si sente immune dai fenomeni camorristici e di corruzione. Vogliamo contribuire a superare gli stereotipi e le rappresentanze distolte, in una provincia che conta numerose vittime innocenti, storie di donne e uomini ancora troppo spesso dimenticate, per costruire orizzonti di giustizia sociale”.

Questa mattina, i familiari delle vittime, le rappresentanze istituzionali, organizzazioni sindacali, cooperative e studenti di età diverse si sono riuniti nel piazzale antistante lo Stadio Partenio dando vita ad un lungo corteo, diramatosi lungo le strade del centro cittadino fino ad arrivare a Piazza Libertà, grazie alla collaborazione dei Vigili Urbani locali che hanno interrotto il traffico per consentire il passaggio dei manifestanti garantendone la sicurezza, insieme con i Vigili del Fuoco e i tanti volontari accorsi. 

La marcia regionale è stata caratterizzata dalla partecipazione di massa delle scuole, già assicurata dal referente regionale di Libera Fabio Giuliani in conferenza stampa, quando ha espresso il suo compiacimento per aver trovato ad Avellino una scuola presente nella diffusione del principio di legalità e impegno sociale. Hanno manifestato sia i giovani delle scuole secondarie, al grido di “la mafia è dura ma non ci fa paura” e sventolando bandiere colorate con il nome “Libera”, sia gli alunni delle scuole primarie.

btySiamo qui per sostenere coloro che, tutti i giorni, combattono la mafia. Anche se un mondo libero dalla criminalità organizzata rappresenta una visione utopica, è giusto che noi giovani partecipiamo a manifestazioni pubbliche con un significato e un obiettivo così importanti, a differenza di molti altri scioperi a cui prendiamo parte” ha dichiarato uno studente dell’Istituto tecnico agrario “F. De Sanctis”. E’ chiaro che la scuola, grazie ai suoi educatori, abbia un ruolo fondamentale nel percorso di sensibilizzazione dei più giovani a valori come la legalità, la solidarietà e la libertà con l’obiettivo di formare cittadini onesti che rifiutino qualsiasi atteggiamento criminale.

Questa manifestazione è la conclusione di un percorso di cittadinanza, di legalità e di rispetto della legge che noi insegnanti abbiamo avviato nel corso dell’anno scolastico con lezioni finalizzate alla conoscenza della Costituzione e del rispetto dell’altro e delle regole, aborrendo ogni forma di illegalità” ha affermato Maria Teresa Pepe, insegnante della scuola primaria “Umberto Nobile” del V Circolo di Avellino. “Abbiamo fatto vivere ai ragazzi un lungo percorso formativo sulla tematica della legalità. Da gennaio, li stiamo sensibilizzando con video e approfondimenti e oggi abbiamo voluto che vivessero in prima persona ciò che avevano ascoltato durante le lezioni per trasmettere loro l’idea che per essere liberi bisogna rispettare le regole” ha spiegato la prof.ssa Luisa Salimeri dell’Istituto Comprensivo “F. Guarini” di Solofra. “I ragazzi sono stati preparati da tanto tempo a questo evento, trattando la tematica dell’ecomafia e della criminalità organizzata in generale, e stanno partecipando con intensità” ha confermato la prof.ssa Ursula Guerriero.

Il momento più emblematico e commemorativo della manifestazione è stato il consueto rosario civile che si è svolto in Piazza Libertà, in contemporanea con la piazza nazionale di Padova e altri quattro mila luoghi d’Italia. La piazza si è trasformata in una “piazza di carne e responsabilità, fatta di cittadini e istituzioni”, come aveva auspicato Don Tonino Palmese in conferenza stampa, dove sono stati letti i nomi e i cognomi di 1011 vittime innocenti, numero che è aumentato rispetto allo scorso anno, in cui si contarono circa 982 morti, e che è destinato a salire ancora.

btyIn rappresentanza di tutti i familiari, che hanno sfilato con in mano la foto dei propri cari defunti, è intervenuto sul palco Antonio Iermano, figlio di Aldo Iermano che perse la vita durante un attentato terroristico, mentre svolgeva il suo lavoro di autista per l’assessore al lavoro della Campania Raffaele Delcogliano: “Ringrazio la città e abbraccio i parenti delle vittime che ogni anno si sentono abbracciati da questi ragazzi che permettono che il nostro ricordo diventi memoria e memoria condivisa. Hanno anche trasformato la nostra rabbia e il nostro dolore in speranza”. Anche Don Tonino Palmese ha voluto rivolgere un pensiero ai parenti: “I familiari delle vittime mi hanno insegnato a credere di più e meglio”.

Fabio Giuliani ha ringraziato i volontari perché il loro impegno continuo rende possibile le manifestazioni di piazza e poi ha aggiunto: “Quante volte non abbiamo detto il nome delle vittime innocenti di mafia per anteporre il nostro egoismo e protagonismo rispetto agli altri? Quante volte non abbiamo detto il nome delle vittime dell’Isochimica, della Solofrana, della Valle del Sabato e di quelli che muoiono in mare? Non è la follia dei pochi che ci spaventa ma l’indifferenza dei tanti”. Infine, ha rivolto un appello ai ragazzi: “Siete voi la nostra primavera. Istruitevi perché abbiamo bisogno della vostra intelligenza e prendetevi il futuro togliendolo dalle mani dei malfattori. Fate politica e non fatevi rubare le parole”

 

 

Source: www.irpinia24.it