Avellino – La Giornata Internazionale delle Donne: un momento non solo per ricordare il difficile percorso di emancipazione compiuto dai movimenti femministi nell’ultimo secolo, ma anche per denunciare quelle che continuano a emergere, ancora oggi, come disparità di condizioni economiche e sociali. È proprio su quest’ultimo aspetto che SOMA (Solidarietà e Mutualismo Avellino) ha deciso di scendere in campo, l’8 marzo 2019, attraverso un presidio in Piazza Libertà al quale hanno preso parte numerose associazioni e cittadini, desiderosi di manifestare il proprio dissenso nei confronti della crisi dei servizi che si ripercuote sul capoluogo, con effetti negativi sulle condizioni di vita e di lavoro di tantissime donne della città.

“Rivendichiamo, innanzitutto, che sia attuata anche ad Avellino la legge 194 del 1978, riguardante l’attuazione dei consultori familiari, la maggior parte di quali sono stati tolti, inadatti, collocati in luoghi poco curati e con personale scarso” afferma a gran voce Maria Grazia Papa. “Di conseguenza, tutto ciò che riguarda la legge 194, tra cui anche la cura della maternità e della genitorialità, non viene applicato”. Una uguaglianza di genere che non può limitarsi a pura ideologia e all’interno di questa ricorrenza, come fa notare la coordinatrice di SOMA: “È importante che questa città sia aperta alle tematiche di genere e che possa rompere gli stereotipi legati a tali tematiche. Una città che può essere non soltanto al maschile, ma anche al femminile, e che ascolti le donne rispetto ai servizi che chiedono”.

Diritti delle donne avellinesi ma non solo. “Rivendichiamo che ci sia un centro di salute mentale in città, attualmente una cosa di questo tipo è mancante. Chi soffre di disturbi psicologici non ha la possibilità di spostarsi nei paesi dell’hinterland, non ha i mezzi per farlo. Vogliamo, ancora, che ci sia un’accuratezza per gli asili nido, per la cura delle persone anziane e per i disabili. Infine, è fondamentale che ad Avellino venga finalmente applicato il piano di zona”.

Inizia oggi, dunque, una battaglia che continuerà tutto l’anno, affinché i servizi richiesti da Soma possano essere attivati. “Ci saranno gli interventi delle varie associazioni che hanno aderito, ognuno di noi aprirà rispetto ai specifici servizi della città” conclude la Papa.

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