Avellino – Femminismi e Islam in Marocco: il viaggio di Sara Borrillo

Secondo appuntamento della rassegna "Trame Mediterranee" al Godot

sara borrillo trame mediterraneeAvellino – Un viaggio all’interno di una specificità culturale del mondo islamico, caratterizzata da una forte propensione all’emancipazione femminile in una società, come quella marocchina, nella quale ancora permangono tracce di radicalismo e repressione. È questo il motivo conduttore del libro “Femminismi e Islam in Marocco: Attiviste Laiche, Teologiche, Predicatrici” di Sara Borrillo, ricercatrice del Dipartimento Asia, Africa e Mediterraneo dell’Università L’Orientale di Napoli e ospite, ieri sera, del secondo appuntamento della rassegna “Trame Mediterranee” presso il Godot Art Bistrot di Via Mazas.

È la stessa Rosanna Sirignano, membro della Federazione Islamica Campania e ideatrice della rassegna, a introdurre il libro della Borrillo: “Attraverso il racconto di Sara, è possibile scorgere tutti quegli elementi che evidenziano l’esperienza sul campo, dalla modalità di raccolta delle interviste, a quella di materiali utili per la testimonianza narrata. Il libro è ricco di particolari riguardanti la ricostruzione storica dei movimenti femministi in Marocco, descritti con cura e passione dall’autrice”. Emerge, pertanto, un lavoro di pregevole fattura, realizzato mediante una ricerca qualitativa che riesce a dare voce anche alla parte umana e sociale dell’Islam, e non solo agli aspetti istituzionali e formali legati al diritto e alla religione. “Il libro di Sara è un esempio di come costruire una ricerca attraverso uno sforzo, un prodotto che non è solo dell’autrice, ma anche delle persone che ha incontrato” afferma Nicola Di Mauro, dottorando in Storia dell’Islam contemporaneo. “È un’opera che riscopre anche la figura e il ruolo del ricercatore, sottoposto negli ultimi anni a una rivalutazione in chiave negativa, soprattutto dopo il caso Regeni. Ed è proprio alla memoria di Giulio e del docente Agostino Cilardo che è rivolta la dedica del libro”.  

IMG_7907“Femminismi e Islam in Marocco” ripercorre le tappe che hanno portato le donne a ottenere un ruolo sempre più importante nella società del Paese nordafricano. Dal 1956 (anno di indipendenza) a oggi, molte cose sono cambiate, ma quel clima di repressione che ha caratterizzato il governo monarchico aleggia ancora sulle libertà e sui diritti dei cittadini e, soprattutto, delle donne marocchine. “Il Marocco, a oggi, sembra un Paese stabile, ma non è proprio così” evidenzia Di Mauro. “Fin dalla sua indipendenza, si è assistito a una strutturazione del potere monarchico molto stringente. In tempi recenti, nel 2011, vi è stata l’approvazione di una costituzione che frenasse gli animi della primavera araba. E, ancora oggi, subisce processi violenti in cui la questione religiosa non resta fuori”.

“In Marocco, si intravedono ancora tratti di classismo nei confronti delle donne e, addirittura, di razzismo nei confronti dei Paesi dell’Africa Nera” afferma la Borrillo. “Oggi, il Marocco è rimasto ancora imperniato su tre elementi: presenza del re, continuità dello stato e Islam. Eppure, sono state attuate molte riforme che hanno rivalutato i ruoli delle figure femminili. Nella società odierna, non mancano donne che svolgono lavori simili a quelli che solitamente fa l’uomo: tassiste, attrici teatrali, teologhe. Addirittura, molte donne sono diventate Imam, dagli anni Sessanta hanno cominciato ad avvicinarsi all’istruzione e, in molti casi, ad assurgere addirittura al ruolo di capofamiglia”Qual è, dunque, il duplice aspetto peculiare che caratterizza l’attivismo femminile in Marocco? Da un lato, tutelare i diritti delle donne, dall’altro rinforzare il credo attraverso la presenza di figure femminili. La pluralità e l’eterogeneità delle proposte avanzate dalle donne marocchine converge verso varie traiettorie: laiche, politiche, religiose, tutte autodeterminate verso un’emancipazione intesa come tentativo sia di difendere la tradizione, sia di avvicinarsi al mondo occidentale.

La testimonianza dell’autrice è disponibile anche sul sito www.svelate.org, in cui è possibile visualizzare un reportage fotografico, avente protagoniste sette donne marocchine che, con grande impegno e coraggio, sono riuscite a ritagliarsi un ruolo all’interno della società.

Source: www.irpinia24.it