Avellino – La Rete Oncologica Campana inaugura il Corp del Moscati

De Luca: “Porre le basi per la seconda rivoluzione della sanità campana”

IMG-7812Avellino – Trasformare l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati in un centro polivalente e innovativo nell’ambito della cura delle neoplasie. È questo l’obiettivo preposto della Rete Oncologica Campana che, nel corso dell’incontro tenutosi questa mattina presso l’Aula Magna e moderato da Franco Genzale, ha presentato il Centro Oncologico di Riferimento Polispecialistico (Corp), istituito all’interno della struttura sanitaria stessa.

Ricerca e innovazione hanno permesso all’Azienda Ospedaliera Moscati di diventare sede del nuovo Corp, come affermato da Sandro Pignata, coordinatore scientifico della Roc: “I criteri che ci hanno guidato in questi due anni hanno favorito la multidisciplinarietà e l’innovazione, con la creazione dei Gom, dei Pdta, dei Corpus e dei Corp. Abbiamo ricevuto una percezione positiva da parte della maggior parte dei pazienti. La Roc sembrava un progetto impossibile ma, con il passare del tempo abbiamo trovato una forte collaborazione, soprattutto nel Moscati che ha da subito sposato questo progetto”. Innovazione che, secondo il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera, Angelo Percopo, va ricercata appunto nel concetto di rete: “Al di là dell’aspetto terapeutico, la vera innovazione è questo meccanismo mette in collegamento tante professionalità diverse. Invito la Regione ad affrontare un’altra scommessa: spero che questi modelli di collaborazione possano servire ad assumere in carico il paziente, gestendo direttamente le emergenze delle liste di attesa”.

IMG-7807Nuove tecnologie, ma anche nuove possibilità lavorative, come illustrato dal direttore sanitario Maria Concetta Conte: “Questo è un momento esiziale: non si può andare indietro, ma soltanto avanti. Ed è per questo che abbiamo bisogno del sostegno di tutti i dipartimenti, in quanto il Corp richiederà l’intervento di almeno 10.000 prestazioni, offrendo maggiore qualità rispetto a quanto fatto finora”. E, a dimostrazione di ciò, anche Cesare Gridelli, direttore del dipartimento di oncoematologia, ha messo in evidenza quest’ondata di rinnovamento: “Da giugno a ottobre 2018, mediante bandi di concorso, abbiamo assunto 28 unità, impiegati in tutto ciò che ci serviva per supportare concretamente la Roc. Abbiamo da sempre una propensione alle sperimentazioni cliniche e abbiamo messo in pratica quest’aspetto con l’istituzione dei data manager. Abbiamo predisposto anche un piano di informazione e di comunicazione: i pazienti devono sapere che noi abbiamo queste strutture, evitando che vadano in altre strutture di altre città a sottoporsi alle cure”.

Il dibattito ha visto come protagonista anche il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il quale è intervenuto per fare il punto della situazione sulla fase di sviluppo che il sistema sanitario in Campania sta vivendo negli ultimi anni: “Il Moscati è una delle eccellenze nella sanità in Italia, non solo in Campania: può essere un punto di svolta e di inizio nel recupero dei ritardi strutturali avuti negli ultimi dieci anni”. Alla prima rivoluzione, concretizzatasi con l’attuazione del decreto n.98 del 20/09/2016, deve seguire una seconda rivoluzione, quella che il Governatore della Campania riconosce nel perseguimento di specifici obiettivi: “Bisogna perfezionare il sistema di rete, migliorare lo screening oncologico, rendere l’oncologia pediatrica campana un fiore all’occhiello della sanità in Italia. È necessario sfruttare al meglio i 150 milioni di euro che la Regione Campania riceve dai fondi europei”.

de luca inaugurazione corp moscatiLe difficoltà persistono ancora e vanno ricercate, secondo De Luca, non solo nella cattiva gestione a livello regionale che ha preceduto il suo governo: “Bisogna affrontare le cose su un piano di parità. Tutti i cittadini di tutte le regioni hanno diritto di accesso alle stesse risorse. Se va avanti l’ipotesi di federalismo differenziato, per alcune regioni, come il Veneto, verranno previsti stanziamenti più ingenti, separati da quelli che spettano alle altre regioni d’Italia. Questo significa che c’è il serio rischio di frantumazione del sistema economico nazionale, con ripercussioni anche sul piano sanitario. Contro questa cosa ci batteremo il 7 marzo, in un summit con il Governo, nel quale negheremo quanto stabilito per la regione Veneto. Abbiamo bisogno di recuperare 400 milioni di euro l’anno che ci vengono depredati e spero che tra gli obiettivi del Governo vi sia, finalmente, anche quello di recuperare il divario tra Nord e Sud”A ribadire l’impegno profuso per migliorare il sistema sanitario in Campania è stato Enrico Coscioni, consigliere per la sanità: “Il fare rete ci consente inoltre di fare economie di scala funzionali al ruolo dell’azienda ospedaliera. È importante anche fare investimenti, a maggior ragione se il fondo sanitario nazionale continua a decrescere. Con la presidenza De Luca che ha voluto fortemente quest’innovazione, abbiamo oltrepassato i 150 punti nel 2017 e toccato quota 163 nel 2018 nella griglia LEA, che è il livello sufficiente di assistenza essenziale sanitaria riconosciuta”.

Un grande ruolo nell’istituzione del Corp presso il Moscati e nel miglioramento della Roc è stato svolto da Attilio Bianchi, direttore di uno dei più importanti istituti di trattamento oncologico della Regione, il Pascale di Napoli: “C’è un grande entusiasmo intorno a questa realtà. La Roc oggi conta una sinergia di impegni, professionalità, voglia di partecipare. La rete può contare, tra i suoi servizi, sull’esistenza di una piattaforma informatica in house, punta di diamante rispetto a tutte le reti della nazione, in quanto, grazie a essa, il paziente viene seguito su tutto il percorso di terapia. Essere riusciti a produrre con tutti gli oncologi ben 19 Pdta è un grande risultato, abbiamo ottenuto un importante riconoscimento a tal proposito dalla Regione Veneto, che ci ha definito come la più grande rete oncologica d’Italia”.

Eppure, quel tentativo di aggiornarsi e migliorarsi resta costante, attraverso la grande forza di volontà emersa dalle parole dei direttori di dipartimento del Moscati. Antonio Vitale: “Bisogna dedicare maggior continuità e attenzione al reparto materno-infantile”. Nicola Giardullo: “Stabiliamo linee guida e percorsi specifici per ridurre i tempi di attuazione del percorso terapeutico”. Carmelo Lombardi: “È necessario che le risorse vengano rapportate alla richiesta di assistenza”. Emilio Di Lorenzo: “Va attuata una valutazione accurata delle strutture e della gestione della domanda”. Virgilio Cicalese: “Dobbiamo consentire una trasmissione di competenze specialistiche da un professionista all’altro”.  

Source: www.irpinia24.it