Castanicoltura, la Regione approva regolamento anti-crisi
Cia Campania: passo avanti. Resta aperto problema lotta ai parassiti
Il regolamento chiarisce la possibilità di eseguire senza nessuna autorizzazione opere di regimentazione delle acque superficiali, tratti di muri a secco, scoline; opere agronomiche, l’irrigazione, la potatura, la trinciatura, le azioni di controllo delle infestanti attraverso il fuoco prescritto; il recupero di castagneti fortemente stressati che presentano almeno 40 piante ad ettaro; la possibilità di utilizzare materiale propagativo aziendale per gli innesti. Cia Campania denuncia tuttavia dei vuoti da colmare, a cominciare dalle misura in campo fitosanitario. “Abbiamo chiesto di adeguare il Disciplinare regionale per la Produzione Integrata ai parassiti ad altri prodotti già autorizzati dal Ministero delle politiche agricole” precisa Mastrocinque. La Regione ha preso impegno di affrontare la questione in un prossimo incontro.
La produzione di castagneti si attesta di media a circa il 20-30 per cento di quella potenziale, e di quella ottenuta circa il 40 per cento risulta colpita da marciume. Ciò anche a causa dell’assoluta inefficacia del solo utilizzo del Torymus sinensis, antagonista del Cinipide del Castagno. “Abbiamo proposto un nuovo incontro del tavolo castanicolo – conclude Mario Grasso, direttore regionale di Cia Campania – e abbiamo consegnato anche l’elenco dei prodotti autorizzati dal Ministero da aggiungere alla lotta integrata e alla lotta biologica”.