Avellino – “In ricordo di Lacuna” contro la violenza sugli animali e sulle donne

Un incontro incentrato sulla violenza verso gli animali e soprattutto verso le donne, in occasione dell'imminente 8 marzo

animaliAvellino - Oggi venerdì 1 marzo, l’associazione animalista organizzazione no-profit IN RICORDO DI LACUNA ha tenuto una conferenza stampa sulla violenza di genere denominata “Diritti di tutti: verso l’affermazione di una società antispecista”, presso il Circolo della Stampa di Avellino. Gli ospiti presenti in sala sono stati Paolo Bernini Presidente DPA Onlus (Difesa Protezione Animali), l’avvocato Paola Contursi, l’avvocato Michela Mancusi e l’avvocato Massimo Mingarelli. L’incontro è stato moderato da Giovanni Esposito, socio dell’associazione “In ricordo di Lacuna”.

E’ stato ribadito il concetto che non esiste alcuna differenza tra la violenza sugli animali e quella sulle persone, con un occhio rivolto in particolar modo alle donne per l’avvicinarsi dell’8 marzo. Gli abusi verso le donne e i maltrattamenti sugli animali sono due argomenti molto difficili da trattare, ma grazie ad illustri professionisti possiamo capirne di più. Svariate ricerche dimostrano che nell’ultimo decennio la violenza contro le donne è aumentata notevolmente, sia nei Paesi industrializzati sia nei Paesi in via di sviluppo. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, infatti, almeno una donna su cinque ha subito abusi sessuali o fisici da parte di un uomo nel corso della sua vita, e sia le vittime che gli aggressori appartengono a tutte le classi sociali. 

Paradossalmente, spesso e volentieri, le persone di cui avere maggiore timore e preoccupazione sono proprio i vicini di casa, amici, colleghi di lavoro. In molti Paesi le donne subiscono le violenze più atroci, come le mutilazioni genitali femminili, l’uso dell’acido per sfigurare, lo stupro di guerra. Una soluzione a queste atrocità potrebbe essere la prevenzione, sensibilizzando soprattutto le nuove generazioni, magari grazie all’aiuto delle scuole, sopprimendo le prime forme di bullismo, ormai sempre più diffuse. 

Per le donne che subiscono violenze, servirebbe un percorso di recupero, una terapia psicologica appropriata, affinchè il passato possa essere non cancellato, ma diventare solamente un brutto ricordo, e ritornando a vivere senza paura, ansia, e soprattutto senza aver paura di vivere. Ci sarebbe bisogno di maggiore sostegno, assistenza, affinchè queste donne possano reinserirsi nel contesto lavorativo e maturare l’idea che al mondo, fortunatamente, non esistono soltanto mostri, ma anche persone pronte ad amare loro, nella loro essenza e femminilità.

Source: www.irpinia24.it