Prata Principato Ultra – Presentazione libro ‘Gesù è più forte della Camorra’

L'evento si terrà venerdì 8 febbraio alle ore 17.30 presso il Centro di Aggregazione Tavernanova

IMG_20190207_111220Si svolgerà domani, venerdì 8 febbraio 2019, alle ore 17.30, presso  il Centro di Aggregazione Tavernanova (Prata P.U.), la presentazione del libro ‘Gesù è più forte della Camorra’ di Don Aniello Manganiello, il parroco anti-camorra, garante del Premio Nazionale ‘Paolo Borsellino’.

 All’evento saranno presenti, oltre a Don Aniello Manganiello, anche il Vicesindaco di Prata Principato Ultra Massimo Vassallo, il Magistrato Maria Cristina Rizzi, il Presidente dell’ACLI Giovanni Perito, l’Avvocato Brigida Cesta, la Presidente del Comitato Lotta per la Vita Anna Candelmo, La Presidente dell’Associazione Calendula Maria Renna

“Gesù è più forte della camorra” è il coinvolgente racconto di vita di don Aniello Manganiello, un coraggioso prete di frontiera che si batte da oltre vent’anni per sconfiggere la camorra e a favore dei più deboli. Senza reticenze né ipocrisie. In modo radicale e spesso critico anche nei confronti di molte istituzioni che ancora oggi risultano assenti in molti territori “caldi” del Paese. Una figura esemplare sempre al fianco delle persone bisognose, che si mischia tra gli ultimi e si impegna con quotidiana perseveranza nella difesa della giustizia, ma anche nella ricerca di redenzione e dialogo con i camorristi di cui denuncia, al tempo stesso e senza indugio, l’azione criminale.

Una figura quindi scomoda e spesso malvista in più contesti, senza escludere alcuni ambienti ecclesiastici. Questo diario raccoglie la testimonianza della sua intera missione che a partire dalle strade di Scampia (a Napoli) raggiunge attualmente gran parte del territorio nazionale tramite l’associazione con l’intenzione di sottrarre soprattutto i giovani al sistema della criminalità organizzata, portando nelle strade più povere d’Italia la misericordia e la speranza in un futuro migliore”.L’evento sarà moderato da Antonietta Gnerre e Filomeno Caruso.

Source: www.irpinia24.it