Avellino – Prevenzione del rischio sismico con microzonazione e CLE

Ampio dibattito nel convegno organizzato dai Lions Club locali

IMG-6611Avellino – Microzonazione e condizione limite nelle emergenze, due strumenti operativi da impiegare nell’ambito dei piani di prevenzione di rischi legati ai fenomeni sismici. È questo il punto cardine del convegno tenutosi questo pomeriggio presso l’Istituto “Manlio Rossi-Doria”, organizzato dal Distretto 108 YA, dal Lions Club Avellino Principato Ultra e dal Lions Club Satellite Irpinia, in collaborazione con gli Ordini degli Architetti e dei Geologi della Campania.

Si parla ancora poco, infatti, di queste due misure considerate fondamentali per prevenire i gravi danni che un terremoto può recare. Gli ultimi avvenimenti a livello nazionale (in particolare, i sismi verificatisi in Abruzzo nel 2009, in Emilia-Romagna nel 2012, nell’Italia Centrale nel 2016-17 e, più recentemente, quello sull’Isola di Ischia nell’estate 2017) hanno destato l’attenzione di geologi, tecnici e associazioni territoriali, in merito all’attuazione delle norme che si sono succedute nel corso degli ultimi dieci anni per contrastare fenomeni catastrofici di questo tipo. “Questo convegno si lega a quelli già organizzati e che stiamo organizzando con il coinvolgimento di scuole, associazioni, istituzioni, ordini professionali e altri Lions Club per occuparci di ambiente” ha esordito Saverio Crisci, presidente del Lions Club Satellite Irpinia.

“Allo stato attuale, posso confermare che abbiamo ricevuto il 100% dei finanziamenti erogati dal Governo per la prevenzione del rischio sismico in Campania” ha affermato Alberto Romeo Gentile, architetto e dirigente funzionario della Regione. “Inizialmente, il piano di prevenzione prevedeva l’erogazione di 129 milioni di euro ripartiti in cinque annualità, di cui 11 milioni per studi di microzonazione sismica. I fondi sono arrivati alla Regione Campania, non senza qualche difficoltà e ritardo. Inoltre, non tutti i Comuni beneficiari della microzonazione con i bandi del 2016 e del 2018 hanno accettato di avere finanziamenti di questo tipo”. Nonostante ciò, un passo in avanti è stato compiuto e la Regione Campania, ora, punta a consolidare quanto di buono realizzato in questi anni, come confermato da Gentile: “L’obiettivo per il 2020 è quello di coprire completamente gli studi di microzonazione di 1° livello per tutti i Comuni rientranti nell’allegato 7 dell’OPCM 3907/2010. Inoltre, l’intera Isola di Ischia (con tutti i suoi Comuni all’interno) beneficerà, per la prima volta insieme ad altre poche aree, della microzonazione di 3° livello”.

IMG-6615Una dettagliata descrizione di microzonazione sismica (MZS) e condizione limite delle emergenze (CLE) è stata fornita da due insegnanti dell’Università Federico II di Napoli, ospiti del convegno: Annarita D’Onofrio, docente di geotecnica, e Gerardo Mario Verderame, professore di tecnica delle costruzioni. Entrambi hanno sottolineato la necessità di applicare con tempismo le norme di prevenzione, affinché questi studi possano essere inseriti nei piani di prevenzione e impiegati da un punto di vista operativo. Secondo la D’Onofrio: “La microzonazione deve essere uno strumento di pianificazione, non di post emergenza. Tutti i fattori legati alla pericolosità sismica, alla vulnerabilità dell’ambiente e delle infrastrutture e all’esposizione al rischio devono essere affrontati con competenze diverse tra loro ma, al tempo stesso, trasversali. Non possiamo predire un evento sismico, piuttosto possiamo stimare quanto l’evento stesso possa incidere in termini di danni su determinate aree locali”. Con un corretto utilizzo di MZS e CLE è possibile, dunque, pensare a una città ideale dove non ci sia interferenza geometrica, a patto che, come detto da Verderame: “Si riescano a costruire strade di accesso verso le zone di emergenza che non presentino le criticità riscontrate nel corso dei recenti fenomeni tellurici”.

Al termine del convegno, l’ex governatore del Distretto 108 YA dei Lions, Francesco Capobianco, ha espresso la sua soddisfazione per il lodevole impegno che il distretto, a un anno dalla sua fondazione, ha profuso per l’organizzazione di attività simili: “Il nostro auspicio è che possa esserci un prosieguo e una divulgazione di queste tematiche, conservando il livello tecnico degli interventi e la funzione educativa che ci spinge a studiare l’ambiente in tutti i suoi aspetti”.   

Source: www.irpinia24.it