Avellino – Per non dimenticare la Shoa e mantenere vivo il ricordo del passato
Nessuno cada nella dimenticanza perchè la libertà è una conquista pagata a caro prezzo
Avellino - Il 27 gennaio 2019 alle ore 17 presso la Chiesa del Carmine di Avellino, in occasione della giornata della Memoria, si è tenuto “Raccontami… per non dimenticare”, evento Patrocinato dal Comune di Avellino e organizzato dall’Associazione “Il Bucaneve”, Cantiere Danza, Fond Mus it, La comunità sviluppo umano, il Teatro Gluck e il Teatro D’Europa. La sociologa e scrittrice Maria Ronca ha introdotto e presentato la serata con le preziose testimonianze della scrittrice Gaetana Aufiero, della giornalista e scrittrice Adelia Battista, della scrittrice Paola De Lorenzo e di Marina Villani, scrittrice.
A seguire lo spettacolo “La memoria vigile”, con la regia di Luigi Frasca e l’adattamento teatrale a cura di Angela Caterina. I testi di Paola de Lorenzo, Roberto Lombardi, Marco Parisi e Maria Ronca. Da “I racconti di Minima di Adelia Battista” è tratta la poesia “Un foglio dal diario di una Aktion” di Wladislaw Szlengel “Cosa leggeva ai morti”. Gli interpreti: Vania Barbati, Angela Caterina, Susy Capolupo, Laura Forcellati, Roberto Lombardi, Marco Parisi, Maria Ronca. Le musiche affidate a Paolo Godas, coreografia e danza Hilde Grella, la Mostra: “Memoria di un genocidio” a cura di Tiziana Guidi. Presente anche l’artista Dorotea Virtuoso.
Una pagina della storia che tutti vorremmo strappare e dimenticare, come se non fosse mai esistita, ricordando lo sterminio a cui furono sottoposti gli ebrei, a seguito delle leggi razziali. Purtroppo questa tragedia non può e non deve essere dimenticata, non può essere accantonata nell’ultimo cassetto della memoria, e l’unico compito a cui tutti possono adempiere è proprio quello di trasferire alle nuove generazioni questo macigno che pesa sull’umanità.
Anche se straziante questa strage non deve essere dimenticata, anzi, è nostro dovere tenere viva la memoria di coloro che purtroppo hanno ricevuto trattamenti disumani, non riservati neanche alle bestie più feroci. Umanità, sensi di colpa, sapere com’è bello ogni sera addormentarsi con la coscienza pulita; tutto ciò non apparteneva agli autori della Shoa, ma grazie al ricordo costante possiamo evitare il ripetersi della storia.