Avellino – Ordine dei Medici, un protocollo contro immotivate denunce di malasanità
Il protocollo è stato redatto in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati
Avellino – Si è svolta questa mattina, presso la sede dell’Ordine dei Medici in via Circumvallazione, la conferenza stampa riguardante la realizzazione di un protocollo, stabilito dalla suddetta categoria e dall’Ordine degli Avvocati, per la risoluzione dell’enorme quantità di denunce, spesso immotivate, nei confronti dei professionisti del settore.
Soddisfatto il Presidente dell’Ordine dei Medici, Francesco Sellitto: “Vista la risonanza mediatica della questione, abbiamo pensato di fare un accordo con gli avvocati di Avellino, i quali non sono mai entrati in contatto con questo mercato. Da questo punto di vista, devo riconoscere il grande merito del dott. Benigni che, con grande entusiasmo, si è messo in contatto con la dott.ssa Martucci per la stesura di un protocollo che sta riscuotendo consensi da parte degli Ordini dei Medici di tutta Italia”. Uno degli aspetti principali riguarda l’istituzione di un apposito sportello presso il Tribunale di Avellino, grazie al quale il cittadino potrà chiedere assistenza riguardo al proprio caso clinico. “Grazie a questo sportello, il paziente troverà un rappresentante del Tribunale per i diritti del malato, insieme a un medico e un avvocato. Il protocollo è super partes, non deve favorire né gli avvocati, né i medici, né i singoli pazienti, e nessun professionista beneficerà di bonus o parcelle per l’assistenza presso lo sportello”.
Pertanto, il protocollo è accessibile a tutti: non soltanto ai cittadini, ma anche ai professionisti del settore e agli avvocati. “Un’altra finalità di questo protocollo è quella di potersi rivolgere a un organismo dove, nel rispetto di tutte le parti interessate, viene dato un consiglio in punto di fatto e di diritto” afferma il consigliere dell’Ordine degli Avvocati Maria Rita Martucci. “Infine, intendiamo perseguire eventuali forme di manipolazione che istigano il cittadino a promuovere una causa contro presunti casi di malasanità. Dunque, ci impegneremo, sia civilmente che penalmente, contro tutte quelle associazioni di avvocati che accetteranno di seguire pratiche di presunti casi di malasanità, dietro pagamento di una modica somma di denaro”.