Cipriano (Mai Più): “Siamo a metà del guado: un passo avanti ma uno indietro rispetto all’obiettivo di un cambiamento reale”

Il gruppo Mai Più fa il punto sull'avvenuta sfiducia al sindaco Ciampi

thumbnail_20181130_121716Avellino – Stamane presso la sala stampa del Comune il gruppo “Mai Più” composto da Luca Cipriano, Marietta Giordano e Leonardo Festa ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto sull’avvenuta sfiducia al sindaco Ciampi e sulla attuale situazione politica in città. Di seguito le dichiarazioni dei tre consiglieri.

Marietta Giordano: “Abbiamo registrato un cambiamento di persone ma non di metodi. Il nostro gruppo aveva inteso dare una collaborazione individuando pochi punti programmatici di cui la città aveva e ha bisogno, ma le nostre indicazioni non sono state acquisite: avevamo sollecitato il sindaco a dare risposte chiare ai cittadini nell’ottica di una politica che fosse fin da subito efficiente. Pertanto l’atto di sfiducia da noi sottoscritto e poi votato in Consiglio è stata una decisione sofferta ma il sindaco è stato sfiduciato dal suo stesso Movimento che non lo ha messo nelle condizioni di poter governare: piuttosto hanno continuato in questi cinque mesi di consiliatura una campagna elettorale mai finita al solo scopo di passare per vittime. Abbiamo inteso sfiduciare per non sottostare a un percorso che si sarebbe rivelato inconcludente“.

Leonardo Festa: “Sono entrato per la prima volta in consiglio comunale cinque mesi fa, eppure per qualcuno ero già un vecchio della politica. A quanto pare, chiunque non è del Movimento, è vecchia politica. Ho avuto grandi difficoltà di comunicazione con loro, li ho trovati rinchiusi nel loro gergo, hanno dimostrato di non avere cultura democratica, di anteporre la loro visione al rispetto delle istituzioni che rappresentavano. Sono entrati per scardinare un sistema, ma poi ne hanno creato uno loro. Non hanno cercato un reale confronto con le altre forze, declassando il Consiglio comunale a ufficio del protocollo, ribadendo in aula di essere lì per il bene della città, ma ammettendo implicitamente di essere gli unici in grado di poterlo definire. Questi sono stati cinque mesi di contraddizioni, con un sindaco che come un granchio faceva un passo avanti ed uno indietro. Con grande disinvoltura, Ciampi si è più volte riallineato seguendo le improbabili direttive del suo burattinaio biblista: ha cambiato idea sul dissesto, sulle vele, sull’ipotesi di una giunta non monocolore per costruire un dialogo con le altre forze (senza nessuno scambio, come sottoscritto), sul reddito di cittadinanza, sul ricorso al Tar. Penso che in questo momento, un vero cinquestelle dovrebbe prendere le distanze da Sibilia. Mi imbarazza l’accondiscendenza da caserma di Gubitosa e Grassi, evidentemente lo scranno da riconfermare è ritenuto un giusto prezzo da pagare. La politica è un’arte nobile, buttare tutto in caciara, banalizzare, urlare, aiuterà magari a conquistare qualche like, ma non a costruire progetto“.

Luca Cipriano: “Avevamo l’esigenza di spiegare e di far capire agli avellinesi cosa è accaduto e cosa accadrà. La vostra delusione è la nostra delusione e la nostra difficoltà a spiegarci quello che è accaduto. E’ stato il ‘governo del cambianiente’, la più inutile esperienza amministrativa che potesse capitare a questa città dopo la disastrosa esperienza targata PD. Il M5S ha dimostrato di comportarsi come uno scolaro impreparato: ogni atto prodotto è stato spesso sbagliato quando non addirittura illegittimo. Le istituzioni non sono un gioco perché hanno a che fare con la vita delle persone: per noi è la competenza il valore che funziona e bisogna mettere le persone giuste al posto giusto. Così come per noi è un valore la verità che abbiamo provato a inseguire e a consolidare in tutti i modi, verità che ci potrà raccontare solo il commissario che nelle sue dichiarazioni all’insediamento ha parlato di equidistanza dalla politica: l’approccio più corretto per arrivare a dire come stanno le cose sui conti. Un altro valore fondamentale è l’indipendenza che il sindaco ha dimostrato di non avere: Ciampi non è mai stato il sindaco di Avellino e non ha scelto un solo assessore della sua giunta; Carlo Sibilia è stato, invece, l’artefice della più violenta occupazione di poltrone che sia stata mai registrata negli ultimi anni. Non abbiamo nulla di cui pentirci. Abbiamo costruito un movimento civico con l’obiettivo di far saltare un certo sistema che il 24 giugno è effettivamente saltato, definitivamente e senza possibilità di tornare indietro. Oggi siamo a metà del guado: un passo avanti ma uno indietro rispetto all’obiettivo di un cambiamento reale. Mi lusinga l’attenzione intorno al mio progetto politico e mi fa ben sperare. Siamo convinti di alcuni cose: in primis del ‘civismo allargato ma non smisurato’ che metta insieme persone che hanno affinità ma con recinti e paletti. Il civismo però richiede chiarezza e un patto sulle cose da fare: chiediamo pertanto alla città di andare oltre ma chiediamo anche ai partiti di farlo, rispetto agli schemi che hanno dimostrato di non funzionare. Servono persone giuste al posto giusto: no ai portatori di voti, sì a quelli di idee. La città non può più perdere tempo. Siamo fiduciosi e ci saremo alle prossime elezioni lavorando per costruire un progetto più ampio, avendo ben chiare le regole che ho appena enunciato”.

Source: www.irpinia24.it