Con “Hitchcock Truffaut” si conclude la rassegna “Visioni Abitate”

Mancusi: "La battaglia che porto avanti è quella di risvegliare l'amore per la cultura"

thumbnail_20181114_114113Avellino – Con “Hitchcock Truffaut” si conclude la rassegna “Visioni Abitate” organizzata dall’assessore alle Politiche Culturali del Comune di Avellino, Michela Mancusi che stamane presso la sala stampa di Palazzo di Città ha incontrato i giornalisti per un bilancio ed un rilancio dell’iniziativa di riflessione sul cinema: “Ritengo necessario non limitare la visione di un film al semplice ‘mi piace’ o ‘non mi piace’: la riflessione infatti ci può aiutare ad allargare la nostra visione sul mondo – afferma – Credo in un cinema che sia capace di stimolare un dibattito sui tempi che stiamo vivendo: il primo incontro (Sulla mia pelle) ci ha aiutato a riflettere sul rapporto tra giustizia e umanità così come l’ultimo (I’M Not Your Negro) ci ha portato a confrontarci sulla questione dell’indifferenza rispetto alla società afro-americana“.

Il tema dei ‘mostri morali’ che vivono il nostro presente e la riflessione raccolta dagli spunti cinematografici ci inducono a concludere che la storia non è il passato: “Noi siamo la nostra storia e ogni parola ha la possibilità di incidere sulla realtà che viviamo” – continua l’assessore, che poi aggiunge: “Mi terrorizza l’apatia morale che caratterizza questo momento storico: la battaglia che porto avanti è quella di risvegliare l’amore per la cultura e sono fiduciosa“.

L’appuntamento è domani alle 17 a Villa Amendola per riflettere sul documentario “Hitchcock Truffaut”che quest’oggi sarà proiettato (15.30 17.30 19.30 21.30) al cinema Partenio. “Racconta di un’intervista avvenuta nel 1962, anno in cui Truffaut -con a seguito la segretaria che gli faceva anche da traduttrice- attraversa l’oceano per andare negli Studios di Los Angeles ad intervistare Hitchcock – spiega il saggista Paolo Spagnuolo -: da quell’intervista -che durò un’intera settimana!- quattro anni più tardi fu pubblicato un libro“.

Il documentario è stato girato nel 2015 dal direttore del New York Film Festival e racconta in 80 minuti dell’incontro di Truffaut con il grande cineasta inglese, anche attraverso immagini dell’epoca sia fotografiche che video.

Source: www.irpinia24.it