Avellino – I cantieri culturali permanenti a favore della città
L'assessore Mancusi:"La cultura è promozione di idee attraverso la quale le risorse di ognuno possano essere intercettate"
Avellino – Questa mattina, alle ore 11:30 presso il comune di Avellino, si è tenuta una conferenza stampa per presentare il programma per il mese di novembre dei cantieri permanenti, messi in essere dall’assessore alla cultura Michela Mancusi. In questa occasione, oltre a spiegare l’importanza dei cantieri permanenti, che hanno portato all’incontro delle associazioni, si è parlato anche di due spettacoli che verranno portati in scena il 23 e il 25 novembre. “Un cantiere culturale- comincia l’assessore alla cultura - è una dimensione in cui comitati, privati cittadini e associazioni operaie si mettono all’opera per elaborare idee in grado di costruire una nuova visione di città che assuma un nuovo volto e un nuovo corpo. Un volto che ha occhi per guardare oltre di essa , nella provincia, oltre la provincia, un corpo che sappia canalizzare ed esprimere le energie positive. In un cantiere ognuno ha un ruolo fattivo in sinergia con gli altri, comuni e cittadini collaborano attivamente per la realizzazione dell’opera finale, cioè una città viva, nuova che riscopra le sue radici e si alimenti di esse dando vita ad un rinnovamento costante di idee e ad una concentrazione di azioni efficaci e durature. Riteniamo che la cultura sia il perno sul quale una città come Avellino deve ruotare per rafforzare le proprie radici e proporre un’immagine di essa in linea con esse. La cultura è promozione di idee ma anche formazione attraverso la quale le risorse di ognuno possano essere intercettate, arricchite e canalizzate in progetti fattivi e concreti. Infine - conclude Mancusi - la cultura per mietere i suoi frutti ha bisogno di tempo, costanza e tenaci, ha bisogno di un cantiere, uno spazio fisico dentro il quale chi opera si organizza e si coordina con gli altri per costruire. Solo così si rende possibile il radicamento culturale”.
A parlare dei due spettacoli che verranno messi in scena è la scrittrice Maria Ronca: “Il nostro obbiettivo è quello di creare messaggi ai cittadini per risvegliare la coscienza critica e una riflessione corale. Il 23 novembre presso la Chiesa del Carmine, in occasione dell’anniversario del terremoto, porteremo in scena “Terre in Movimento”dove verranno rappresentate le sensazioni vissute in quegli attimi terribili. Mentre il 25 novembre lo spettacolo tratto dal mio libro”Lacci stretti” nel quale verrà trattato il tema della violenza sulle donne, i motivi per cui persistono. Si tratta di un lavoro a più voci integrati alla musica, la danza, la prosa, la poesia e l’arte attraverso le quali si evidenziano meccanismi di difesa e la volontà di dire basta”. Il presidente dell’associazione “La mela di Odessa” Massimo Testa spiega che i cantieri culturali permettono alla varie associazioni di confrontarsi su un proposta valida che possa portare benefici alla città. permettono di esprimere la volontà di fare qualcosa di permanente utilizzando una piattaforma di confronto per le associazioni che in sinergia creano proposte artistiche e culturali.
Qui si potrà vedere il cartellone per il mese di novembre