Giornata della Ricerca Italiana in Lussemburgo

Sono stati riuniti in un network oltre quaranta ricercatori, formati in centri italiani di eccellenza

lussemburgoL’Ambasciata d’Italia a Lussemburgo, insieme al Rettore dell’Università di Lussemburgo, al Ministro delle Finanze Pierre Gramegna e ad altre personalità italo-lussemburghesi, hanno presentato ieri, in una “poster session” presso il Bâtiment des Sciences, il lavoro di molti ricercatori e scienziati italiani che in Lussemburgo contribuiscono a introdurre innovazione nell’industria, nelle scienze umane e sociali, nelle scienze naturali, nelle tecnologie, nell’ingegneria e nella matematica. Per la prima volta, sono stati riuniti in un network oltre quaranta ricercatori, formati in centri italiani di eccellenza, che, grazie alla loro capacità di competere ed emergere, stanno dimostrando nel Granducato l’importanza della mobilità nella condivisione ed espansione della conoscenza, e dell’apertura di orizzonti che supera ogni frontiera.

A tutti loro, l’Ambasciatore Rossella Franchini Sherifis ha rivolto un caloroso apprezzamento per la loro professionalità e creatività, motivo di orgoglio per l’Italia: “Auguro che dalla vostra conoscenza reciproca si sviluppino nuove attività di sostegno e collaborazione anche in Lussemburgo”. Commentando l’inclusione su “Nature Index”, la scorsa settimana, di due professori italiani (Silvia Marchesan dell’Università di Trieste e Giorgio Vacchiano della Statale di Milano) tra i giovani ricercatori emergenti come leader nel loro campo, l’Ambasciatore ha poi ricordato che Trieste (dove in questo fine settimana si apre il festival della ricerca scientifica “Trieste Next”) è stata designata capitale europea della scienza per il 2020. “L’auspicio che rivolgo a tutti voi è di guardare con entusiasmo ai traguardi da raggiungere in un mondo che ha sempre più bisogno del vostro impegno e della vostra passione”, ha concluso l’Ambasciatore.

L’evento ha fatto risaltare la genialità di chi crea nuovi percorsi negli ambienti accademici e nei laboratori specializzati, e di chi sviluppa l’innovazione nell’economia aziendale: dall’operatore satellitare S.E.S. a LuxSpace (gruppo OHB), da Amazon a Husky, da Ferrero a Goodyear passando per l’incubatore di start-up Tecnoport Luxembourg, dove la multinazionale italiana Guala Closures Group ha installato un’unità di ricerca e sviluppo di nuovi materiali. Anche le istituzioni lussemburghesi ed europee, da Statec alla Banca Centrale di Lussemburgo, da Eurostat alla Corte Europea di Giustizia, si avvalgono di ricercatori italiani. Tra il pubblico della serata numerosi i rappresentanti dei principali enti lussemburghesi e delle realtà imprenditoriali all’avanguardia nell’innovazione interessate al mercato lussemburghese. 

Source: www.irpinia24.it