Avellino – Polveri e ombre, il titolo della conferenza sul tema dell’isochimica

L'informazione, la forza motrice che ha portato chi d competenza ad eliminare una delle più grandi atrocità del nostro tempo

WhatsApp Image 2018-07-18 at 20.49.15Avellino – Questo pomeriggio, alle ore 17:30 presso il circolo della stampa, si è tenuta una conferenza stampa su una delle tematiche più cruenti della nostra epoca che ha origine dalla scorso secolo l’isochimica. “Polveri ed ombre – il ruolo dell’informazione nella vicenda dell’isochimica” questo il tema della conferenza che rispecchia in pieno l’omertà e l’indifferenza  perenne. In 30 anni hanno nascosto un’atrocità che ha portato alla morte e all’ammalarsi di persone comuni con la sola colpa di abitare o di lavorare in luogo infernale, costretti a respirare l’amianto in polvere. Il fulcro della vicenda è la disinformazione, infatti l’amianto era un materiale che mieteva vittime già dall’800 e il caso più eclatante risale al 1906 di una fabbrica inglese che in una provincia di Torino produceva questo materiale. In quel caso il ruolo del’informazione è stato fondamentale, grazie ad un articolo uscito da un periodico locale si è portato alla luce questa situazione e dopo vari scioperi si è arrivato ad avere un atto della magistratura che in maniera inconfutabile asseriva che l’amianto uccideva. Prima di iniziare con i vari interventi viene proiettato un reportage “Pulvis et Umbra” a cura dell’Ingegneri Gerardo Troncone e del videomeker Guido Troncone che narra la vicenda di un operaio, tratta dal libro di Anselmo Botte, nel quale in modo molto dettagliato racconta di come ha trovato lavoro nella fabbrica della morte, di come ignaro di quel materiale ogni giorno era costretto ad inalare e di come era portatore inconsapevole di quel veleno nella propria casa, sino all’epilogo finale, il peggiore, la morte. Inoltre la cosa che più colpisce all’inizio del reportage è la similitudine che viene fatte tra i capannoni delle fabbriche di amianto e il campo di concentramento di Auschwitz. A questo punto interviene l’ingegnere Troncone che comincia : “La situazione isochimica e amianto è stata aggiornata nel 2017, dopo aver mostrato cifre significative sulle quantità di questo materiale, si è arrivati ad un intervento impegnativo per debellare questa piaga. Ma il merito di questo va anche a coloro che hanno mantenuto con una cronaca continua e costante l’interesse vivo che ha mobilitato le più alte cariche ad intervenire. Fino allo scorso anno l’emissione di amianto in polvere era ancora in essere ma grazie alla giusta informazione si è operato con estrema urgenza per mettere fine a questa realtà”. La parola in seguito passa all’ingegnere Rossano Festa  il quale muove una forte accusa a coloro che davanti ad un accurata documentazione in merito alla faccenda non ha mosso un dito se non ripresi fortemente da altre realtà. Infine ad intervenire è la giornalista Rossella Fierro che ha intervistato i protagonisti di questa tragedia gli ex operai che senza il loro coraggio e la loro caparbietà oggi hanno rotto il muro del silenzio, anche se purtroppo non tutti potranno gioire perché il veleno dell’amianto li ha portati via prima che potessero avere giustizia. Quello che è accaduto è un massacro anche contestualizzando l’epoca dell’apertura della fabbrica fino a 6 anni fa la questione era caduta nel dimenticatoio ora si può sperare in futuro migliore.

Source: www.irpinia24.it