Avellino – Le realtà associative del territorio contro la chiusura dei porti italiani

Si alza in coro l'appello "Nessun uomo è illegale. #Apriteiporti", che nasce dalla vicenda della nave Acquarius

immigratiAvellino – Questa mattina, alle ore 10:30, la CGIL, l’ARCI, la RETE di solidarietà e mutualismo SOMA, Comunità Accogliente ed altre realtà associative e sociali hanno deciso di organizzare un presidio alla prefettura di Avellino. Come accaduto nelle altre città Italiane anche qui si alza in coro l’appello “Nessun uomo è illegale. #Apriteiporti”, che nasce dalla vicenda della nave Acquarius, una delle pagine più buie della storia recente della Repubblica. Per la prima volta è stato negato l’accesso ai porti Italiani, violando un millenario diritto del mare, all’accesso di una nave di soccorso colpevole di aver salvato vite umane. Davanti alla prefettura, con megafono alla mano, pronto a far valer i diritti degli immigrati il segretario generale della CGIL Franco Fiordellisi:”La CGIL è da sempre in piazza contro l’antirazzismo e contro le disuguaglianze. Probabilmente in molti sono stati disattenti alle critiche che abbiamo mosso in questi anni prima al decreto Minniti, prima ancora alla Bossi- Fini e anche alla Turco- Nopolitano, noi riteniamo il problema delle immigrazioni va affrontato nella sua complessità, che in questi anni è stata negata e praticamente anche l’accoglienza ha avuto tantissimi difetti.

Però siamo sempre allo stesso punto, cioè uno Stato che nega l’emergenza e poi crea le clientele. Non si può andare avanti in questo modo su tutte le disuguaglianza le CGIL è andata avanti e continua a farlo è nel nostro DNA. Noi siamo ferocemente contro questo Governo- continua Fiordellisi- che la prima azione che ha fatto, oltre alle chiacchere, è stata quella di colpire i più deboli, del serie forti contro i deboli e deboli contro i forti. Utilizzare 629 persone come paradigma per entrare in Europa e mostrare la faccia feroce secondo noi è assurdo, non solo per i diritti umani ma perché hanno leso soprattutto anche i diritti marittimi”. Le associazioni che hanno organizzato il presidio annunciano di sostenere tutti i sindaci delle città portuali Italiane che in queste ore hanno dichiarato la propria disponibilità ad essere accoglienti e a prestar i necessari soccorsi. Inoltre chiedono a tutti i cittadini di essere con loro, di essere insieme ad un presidio di giustizia e di uguaglianza. 

Source: www.irpinia24.it