Oggi la “Giornata internazionale dei genitori”, la festa dedicata alle mamme e ai papà
Le famiglie rimangono il centro della vita sociale nonostante le nascite in calo
Avellino – Il primo giugno è l’occasione giusta per celebrare le mamme e i papà poiché oggi è la “Giornata Internazionale dei genitori”. Il giorno è stato proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2012 per onorare i genitori di tutto il mondo.
Il lavoro dei genitori è importante perché sono loro che si occupano della formazione dei bambini, i cittadini del futuro. I genitori vanno onorati poiché hanno il compito di portare a termine il cosiddetto “lavoro più complicato che ci sia”. I bambini necessitano di cure continue e di una guida costante per una corretta formazione non solo di tipo scolastico. I figli devono imparare a vivere in società, abituarsi a comunicare con l’altro rispettando sé stessi e il prossimo.
“Per lo sviluppo pieno e armonioso della loro personalità, – si riporta dalla pagina ufficiale del “Global day of Parents” - i bambini dovrebbero crescere in un ambiente familiare e in un’atmosfera di felicità, amore e comprensione. Gli obiettivi centrali dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottati dai leader mondiali nel 2015, si concentrano sul porre fine alla povertà, promuovere la prosperità economica condivisa, lo sviluppo sociale e il benessere delle persone proteggendo l’ambiente. Le famiglie rimangono al centro della vita sociale garantendo il benessere dei loro membri, educando bambini e giovani e prendendosi cura di giovani e anziani“.
Una curiosità relativa alla natalità che ci restituisce l’Istat: “Nel 2016 sono stati iscritti in anagrafe per nascita 473.438 bambini, oltre 12 mila in meno rispetto al 2015. Nell’arco di 8 anni (dal 2008 al 2016) le nascite sono diminuite di oltre 100 mila unità”. Il calo è da attribuire al fatto che le donne italiane in età riproduttiva sono sempre di meno, non solo c’è anche meno propensione a diventare mamma.
“La fase di calo – precisa sempre l’Istituto Nazionale di Statistica - della natalità avviatasi con la crisi è caratterizzata da una diminuzione soprattutto dei primi figli, passati da 283.922 del 2008 a 227.412 del 2016 (-20% rispetto a -16% dei figli di ordine successivo). La diminuzione delle nascite registrata dal 2008 è da attribuire interamente al calo dei nati all’interno del matrimonio: nel 2016 sono solo 331.681 (oltre 132 mila in meno in soli 8 anni). Questa importante diminuzione è in parte dovuta al contemporaneo forte calo dei matrimoni, che hanno toccato il minimo nel 2014, anno in cui sono state celebrate appena 189.765 nozze (57 mila in meno rispetto al 2008). Il numero medio di figli per donna scende a 1,34 (1,46 nel 2010). Le donne italiane hanno in media 1,26 figli (1,34 nel 2010), le cittadine straniere residenti 1,97 (2,43 nel 2010)”.