Avellino- Questa sera alle ore 20:00 presso il Convitto Nazionale “P. Colletta”, si è tenuta la prima edizione del Gran Ballo delle Debuttanti. A parlare di questa iniziativa che per la prima volta si svolge al Convitto di Avellino è la Dirigente Scolastica la Prof.ssa Maria Teresa Brigliadoro. <<Il Gran Ballo delle Debuttatanti è un iniziativa veramente importante molto suggestiva ed emozionante, che ho voluto organizzare con l’aiuto dei ragazzi e di tutte le professoresse. Una delle attività generalmente storiche che si fanno in tutti i Convitti di Italia, Avellino non l’aveva  e mi sembrava giusto che anche noi potessimo dare luogo a questa avventura. Inoltre da questa esperinaza- continua la Prof.ssa Brigliadoro- mi aspetto tante emozioni e soprattutto un ritorno al passato, un ricordo alle radici importanti. Oltretutto i ragazzi, che si esibiranno questa sera, hanno fatto uno studio, oltre a cimentarsi nella danza, per conoscere le origini e la nascita del ballo delle debuttanti. Inoltre fondamentale è stata la collaborazione che abbiamo avuto con l’orchestra del Conservatorio “D. Cimarosa” guidata dal maestro Roberto Maggio, che hanno accolto questa iniziativa con grande entusiasmo. Infine- conclude la Dirigente scolastica- faccio ai ragazzi l’augurio di  non cambiare perché hanno sani principi e credono nei valori che spero tengano stretti, considerando che ci troviamo in una società dove c’è molta precarietà c’è biusogno di queste iniziative>>.

A dare inizio alla serata è stata la Dirigente dell’ufficio scolastico della Regione Campania Luisa Franzese madrina della convetion che con il taglio del nastro ha dato inizio alle danze. A seguire la promenade dei ragazzi partecipanti che in seguito hanno eseguito le coreografie di Walzer, curate dalle professoresse Ilenia D’Oria e Lidia Benigni, sulle note dello opere di Strauss e Tchaikovky.Il Covitto ha voluto ricreare quella magica atmosfera del Ballo delle Debuttanti un evento mondado tradizionalmente legato all’ingresso in società delle ragazze di età compresa tra i 17 e i 19 anni. Si tratta di un esperienza indementicabile, che predispone le giovani a respirare l’essenza della maturità, ovvero il passaggio da un’età di spensierata giovinezza al mondo dinamico e impegnativo degli adulti.

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