Avellino-Rocchetta – La linea riaprirà per fini turistici

Troncone: "La ferrovia come luogo di viaggio dell'anima"

thumbnail_IMG_8016Avellino – Si è tenuto oggi pomeriggio presso l’ex Carcere Borbonico il convegno dal titolo “Le vie del Tempo perduto” contestualmente all’esposizione della mostra fotografica “Le strade dirette al Mattino” con immagini di Mario Spagnuolo e testi di Gerardo Troncone.

Dopo i saluti della direttrice dell’Archivio di Stato di Avellino, Maria Amicarelli, il moderatore, nella persona dell’ingegnere Gerardo Troncone, presidente del Gruppo Archeologico Irpino, ha passato la parola ai rappresentanti di alcune delle associazioni presenti: Maria Fariello, presidente del comitato scientifico della neonata associazione culturale “Velecha”, Ciriaco Iovine, segretario dell’associazione “Hirpus”, Claudio Rossano, consigliere dell’associazione “Irpinia Ritrovata”. Tutti loro hanno puntato l’attenzione sull’importanza di far conoscere le realtà interne dell’Irpinia, solcate da vie di comunicazione fin dai tempi dei Romani: su quelle stesse direttrici fu costruita tra il 1888 e il 1895 (anno dell’inaugurazione) la tratta ferroviaria che collegava Avellino a Rocchetta Sant’Antonio. Un’opera molto significativa che merita di essere rivalutata a fini turistici e attraverso la quale potrebbe passare la valorizzazione turistica dell’intera Irpinia.

La prima a relazionare è stata la dottoressa Giuseppina Gioia, funzionario archivista dell’Archivio di Stato, con un intervento dal titolo “L’Irpinia dal finestrino”: “L’archivio rappresenta una sorta di ‘luogo della memoria’ per la nostra terra irpina. Esso conserva tutta la documentazione relativa alla costruzione della ferrovia: la mostra fotografica che abbiamo allestito documenta il viaggio attraverso quelle zone che sono state ‘strappate’ all’isolamento, con un particolare rilievo alla bellezza dei luoghi attraversati“. 

Il secondo a intervenire è stato l’ingegnere Fabio Formato dell’Archivio di Stato, con una relazione dal titolo “La ferrovia di cartone”: “Dietro la costruzione dell’Avellino-Rocchetta vi è un personaggio di grandissimo spessore, un ingegnere napoletano di nome Alfredo Cottrau (da cui ‘cartone’), uno dei maggiori progettisti di opere di alta ingegneria in ferro, che era in contatto niente di meno che con Gustave Eiffel, a riprova dell’importanza e della levatura delle menti che hanno partecipato alla costruzione di un’infrastruttura che è nelle nostre terre“.

La conservazione e la valorizzazione sono, dunque, due temi importanti su cui vale la pena fare una riflessione seria, come sta facendo la Fondazione FS: “L’Avellino-Rocchetta è una linea sospesa all’esercizio ferroviario – spiega Carlo De Vito, presidente FS sistemi urbani - Abbiamo ragionato sulla natura della riapertura di un’infrastruttura che è importantissima nel ricordo e nell’esistenza: la Regione Campania ha deciso di finanziare la ripresa della circolazione nell’ottica del valore storico che può essere trainante turisticamente nella prospettiva della promozione e della valorizzazione delle aree che attraversa“.

Il 26 maggio prossimo si inaugurerà la completa riapertura per funzione turistica della linea Avellino-Rocchetta Sant’Antonio.

Source: www.irpinia24.it