La terra trema, scossa di magnitudo 4.6 a Muccia

La scossa delle ore 5.11 è stata chiaramente avvertita nelle province di Macerata, Ancona, Pesaro fino a Roma

Foto - Ingv

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La terra continua a tremare. Un boato e poi il terrore per gli abitanti di Muccia, in provincia di Macerata. E’ stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia una scossa di terremoto di magnitudo 4.6 verificatasi verso le ore 511. L’ipocentro è a 9 chilometri di profondità, l’epicentro a 2 km da Muccia. La scossa, che è stata avvertita tra Umbria-Toscana-Lazio nelle province di Macerata, Pesaro, fino a Roma ha fatto uscire tutti in strada. In via precauzionale infatti il Comune di Muccia ha messo a disposizione i dormitori dei container per i cittadini che non se la sentono di dormire nelle proprie case. Una situazione di allerta a seguito di un terremoto che non ha causato gravi danni a cose e persone. Si tratterebbe

“Questo terremoto, – come da comunicato ufficiale Ingv- come gli eventi avvenuti avvenuti negli ultimi giorni in questa zona, ricadono nell’area della sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016 con l’evento di magnitudo Mw 6.0  avvenuto nei pressi di Amatrice e Accumoli (RI) e culminato con l’evento sismico del 30 ottobre 2016 di magnitudo Mw 6.5 . Tale sequenza si è gradualmente sviluppata interessando un’ampia fascia dell’Appennino centrale, un’area di circa 1200 km2, estesa per circa 80 km in direzione Nnw-Sse e larga circa 15-20 km, dalla provincia di Macerata, nelle Marche, alla provincia dell’Aquila, in Abruzzo. La zona interessata dai terremoti di questi ultimi giorni si era attivata a fine ottobre 2016, tra il 26 e il 30 ottobre, quando sono avvenuti alcuni dei più forti eventi sismici della sequenza: quelli del 26 ottobre di magnitudo Mw 5.4 e magnitudo Mw 5.9 e quello di magnitudo Mw 6.5 del 30 ottobre 2016″.

“Se si considera – si legge ancora sul sito ufficiale Ingv – l’evoluzione temporale della sequenza sismica complessiva e l’energia rilasciata da tutti gli eventi sismici, si nota che negli ultimi mesi del 2017 sono stati localizzati una media di 30-40 eventi al giorno. I primi di marzo 2018 la sismicità è aumentata superando in un caso i 100 eventi al giorno e anche in questi primi giorni di aprile ha superato i 140 eventi al giorno. Questo aumento di sismicità è prevalentemente concentrato proprio nel settore più settentrionale del sistema di faglie attivato nel 2016, vicino ai comuni di Muccia, Pieve Torina, Pievebovigliana (MC). L’evento odierno rappresenta, quindi, un incremento di energia rilasciata rispetto agli ultimi due mesi di sequenza”.

Source: www.irpinia24.it