Il 4 aprile “Giornata mondiale contro le mine”

Nel 2017 grazie all'Unmas sono stati disinnescati oltre 44 mila ordigni esplosivi

Daniel Craig (secondo a sinistra) l'avvocato generale delle Nazioni Unite per l'eliminazione delle miniere e dei pericoli esplosivi che viene portato in un campo minato a Cipro. UNMAS / Lee Woodyear

Daniel Craig (secondo a sinistra) l’avvocato generale delle Nazioni Unite per l’eliminazione delle miniere e dei pericoli esplosivi che viene portato in un campo minato a Cipro. UNMAS / Lee Woodyear

Il 4 aprile si celebra – come da decisione dell’8 dicembre 2005 dell’Assemblea Generale – la “Giornata internazionale per la consapevolezza e l’assistenza alle mine nella miniera”. Si tratta di una campagna internazionale promossa dall’Onu per mettere fine a mine e ordigni bellici che continuano a seminare morte, uccidendo migliaia di persone ogni anno. Tra queste la maggior parte sono bambini che azionano questi congegni della morte senza volerlo e anche molti anni dopo la fine di conflitti.

Un’attenzione in più va proprio verso queste ‘macchine belliche inesplose’. L’Unmas, Agenzia Onu per l’azione contro le mine è il punto di riferimento per questa battaglia. “Individuare, rimuovere e distruggere i pericoli esplosivi salva la vita delle persone che vivono e lavorano, e in seguito al conflitto. L’educazione – volendo riportare le parole dell’Unmas –  al rischio fornisce alle persone informazioni cruciali per proteggersi.

Nel 2017, in Iraq, oltre 44.000 rischi esplosivi sono stati messi al sicuro dall’Unmas, inclusi 750 ordigni esplosivi improvvisati. Finora, su 5,8 milioni di sfollati iracheni, oltre 3,2 milioni di persone sono state in grado di tornare a casa, con la certezza che le loro case sono state sradicate da rischi esplosivi”.  Tre parole per un’unica missione: “Protezione, pace e sviluppo”.

Source: www.irpinia24.it