In Libano un progetto dei Militari Italiani a favore degli studenti diversamente abili

La sostenibilità del progetto è garantita dalla donazione dei materiali e dall’organizzazione di un corso svolto da alcuni dei falegnami italiani

MILITARISi è concluso il progetto realizzato dai  peacekeepers italiani a favore delle fasce deboli della popolazione locale, con la donazione di attrezzature per la lavorazione del legno e la ristrutturazione del laboratorio di carpenteria della “School for children with special needs” di Ayta Ash Sha’b, nel sud del Libano. I paracadutisti dell’ottavo reggimento genio guastatori della Engineer Company del Combat Support Battalion hanno infatti completato il quick impact project, che rientra nell’ambito delle attività di cooperazione Civile MIlitare (CIMIC).

Il laboratorio, ristrutturato in soli tre giorni, risulta fondamentale per i giovani studenti diversamente abili che hanno voluto partecipare in prima persona al rifacimento. La struttura consente lo svolgimento di molte attività quali l’educazione fisica e mentale dei bambini disabili e l’insegnamento di un mestiere per l’inserimento nel mondo del lavoro. I quick impact project sono attività a breve termine che hanno un ritorno eccezionale per la popolazione locale proprio per la velocità di realizzazione e per il diretto ed immediato beneficio a favore degli utilizzatori.

La sostenibilità del progetto è garantita dalla donazione dei materiali e dall’organizzazione di un corso svolto da alcuni dei falegnami italiani a favore del responsabile del laboratorio e di alcuni bambini selezionati che potranno incrementare, in prima persona, gli interventi di manutenzione degli arredi e delle attrezzature della scuola, creando oggetti e giochi tesi ad aumentare la loro creatività, nonché a migliorare il benessere ed il comfort all’interno delle loro aule.Attualmente nel sud del Libano, nell’ambito dell’Operazione Leonte XXIII, operano giornalmente oltre 1000 Caschi Blu italiani. I militari conducono tutte le attività previste dalla Risoluzione n. 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sviluppando numerose attività addestrative a favore delle LAF (Forze Armate Libanesi) e promuovendo importanti iniziative a supporto della popolazione civile locale.

Source: www.irpinia24.it