Politiche 2018 – Famiglietti: i primi commenti a caldo dopo la sconfitta

Grassi ha vinto alla lotteria. Ha vinto la scia del populismo e del meridionalismo, ma Cinque Stelle e Lega promettono bufale. Pd debole ma si va avanti

FAMIGLIETTIAvellino -Dopo la sconfitta del Partito Democratico che ha visto Luigi Famiglietti arrivare terzo nella corsa al Senato in Irpinia con il 21,1%, dietro al 27,6% di Giuseppe Galati e al vincente 44,3% del pentastellato Ugo Grassi, il candidato del centrosinistra ha deciso nel pomeriggio di oggi di presentarsi alla stampa per commentare i risultati di questa sconfitta elettorale, prima del discorso con cui Renzi ha confermato di lasciare la segreteria del Pd, ma soltanto dopo la formazione del Governo. 

“Questa campagna elettorale è iniziata con la mia candidatura accettata solo 24 ore prima della chiusura delle liste. Una candidatura all’uninominale scelta perché dicevano che al proporzionale i consiglieri regionali non potessero essere candidati, quando poi nelle altre file ho visto consiglieri regionali candidati al proporzionale. Ho notato che gli elettori non hanno inteso la finalità di questa legge elettorale, che era quella di riavvicinare l’elettorato al candidato, ed hanno invece votato con la mente ancorata al precedente Porcellum, votando il partito e non la persona.” Ed è proprio ai rivali che si riferisce: “Sinceramente i miei rivali, Galati e Grassi, hanno vinto a lotto, soprattutto il secondo, considerando che nei territori irpini non si sono mai fatti vedere.” 

“E’ chiara che scia populista e meridionale hanno caratterizzato il voto di ieri, ma vorrei dire agli elettori, che hanno votato il Movimento 5 Stelle per il reddito di cittadinanza o Salvini sperando di non vedere più un immigrato in Italia, che ben presto si renderanno conto che sono soltanto delle grandi bufale.” E’ questo il primo commento a caldo del candidato piddino, che dichiara: “Noi restiamo il Partito dell’accoglienza, degli Sprar e della buona amministrazione. Forse non sono state spiegate fino in fondo tutte le iniziative intraprese da noi, da me come dalla Paris, nell’ultima legislatura”.

Della sua campagna elettorale si dice soddisfatto e senza rancori: “Sono soddisfatto del lavoro fatto. Questa campagna elettorale mi ha dato la possibilità di fare tappa in 143 comuni irpini, di visitare i circoli del Pd, molto numerosi nella nostra provincia”. Sono proprio i circoli da cui, secondo Famiglietti, bisognerebbe ripartire: “sono i militanti dei circoli a non farci perdere la speranza. Il Partito Democratico deve rinascere da loro”.

E’, tuttavia, impossibile non constatare ed ammettere la sconfitta del partito democratico. “La magra di consolazione di questa sconfitta è che la percentuale in Irpinia del Pd è superiore rispetto al dato regionale. Ad Avellino, rispetto alle altre province campane, si è registrato un risultato migliore” così Famiglietti cerca di trovare una nota positiva in quella che definisce “una catastrofe generale”. Ed è proprio sul Pd che l’ex Sindaco di Frigento si sofferma: “Sul risultato hanno sicuramente influito le vicende di Fanpage e della doppia candidatura di De Luca, ma non può negarsi la debolezza strutturale del Partito Democratico oggi” – chiarisce – “Probabilmente le alleanze tardive potevano essere studiate e curate meglio”.

Famiglietti spera che questa sconfitta sia il punto di partenza per ricostruire il Partito e non per dare adito ad ulteriori divisioni e, sulla formazione del governo sottolinea: “Il Partito Democratico non farà parte dei compagni di governo. Spero che le redini del Paese passino a Cinque Stelle e Lega, tanto non dureranno molto”.  Sulla riorganizzazione del Pd irpino, auspica un Congresso Provinciale il prima possibile: “Celebrare il Congresso sarebbe un bel segnale per la ripartenza e per rispondere alle richieste di unità, molto forti in questa campagna elettorale”.

Infine, a chi gli chiede se l’epoca dei “renziani” sia finita, risponde così: “La filosofia dei giovani amministratori che hanno lavorato per il cambiamento del Paese non è finita. Il mio sostegno a Renzi è rimasto inalterato, così come quando fui l’unico, in Irpinia, a sostenere la sua candidatura a segretario”.

 

Source: www.irpinia24.it