Liberi e Uguali porta Enrico Rossi ad Avellino: “Ripartiamo puntando sul lavoro”

"Ridare al Paese una sinistra che lotti contro le disuguaglianze": questa l'ambizione di Liberi e Uguali, in conferenza stampa oggi pomeriggio con Enrico Rossi e Massimo Paolucci.

logoLiberi e Uguali ha ospitato oggi pomeriggio il Presidente della Regione Toscana e Dirigente Nazionale di LeU Enrico Rossi, che si è espresso sui temi dell’attualità politica e della campagna elettorale, presso la sede di via Brigata, alla presenza dei candidati Giancarlo Giordano, Annamaria Pascale, Antonio Caggiano e Alfredo Cucciniello. In platea, l’On. Alberta De Simone, l’Eurodeputato Massimo Paolucci e il Presidente delle Acli di Avellino Domenico Sarno.

Partendo da un’analisi puntuale dello “squilibrio” sempre più forte tra “i pochi che hanno sempre di più e la grande massa di persone che vede arretrare le proprie posizioni“, Rossi ha parlato di una crisi che ha la sua origine nella svalutazione del lavoro: “Il nostro traguardo non sarà solo l’elezione del 4 Marzo; noi vogliamo portare in Parlamento un gruppo di deputati e senatori che rappresenti le nostre idee, ma abbiamo anche l’ambizione più grande di ridare al Paese una sinistra. Ci muove l’idea di lottare contro le disuguaglianze, partendo da quella sociale che cresce sempre di più, con il lavoro che manca o è precario, gli stipendi che non sono adeguati e le pensioni che sono un miraggio. Vogliamo essere il partito del lavoro e nelle nostre battaglie politiche vogliamo concentrarci su come ricostruire un sistema di diritti che superi l’attuale liberismo del mercato del lavoro“. Assunzioni a termine e licenziamenti, contratti precari, voucher e lavoro nero: ne emerge il quadro di un’epoca in cui il lavoro non è più un valore né ne produce e in cui occorre, dice Rossi, prestare attenzione anche alla dottrina sociale della Chiesa, chiara nel sostenere che nell’impresa non deve essere solo la logica del profitto a dominare. “Un’impresa è tale se è anche una comunità – conclude Rossi - e pertanto deve rispetto alle persone. Questo è il nostro punto di ripartenza“.

Preciso e diretto anche l’intervento di Giancarlo Giordano che “la nostra forza è il programma alternativo a quello di altri schieramenti – ha dichiarato - perché ha nella scuola, nella lotta alle mafie, nel governo della vicenda immigrazione le proprie priorità“. Con una serie di parole d’ordine che descrivono una prospettiva, Giordano sposa i toni della provocazione e, come precedentemente aveva fatto il collega Antonio Caggiano, “sfidiamo i nostri avversari – attacca - a confronti pubblici sul merito delle questioni e sul futuro dell’Irpinia, che sembra diventata una palestra con pochi galletti che si beccano tra di loro e stanno di fatto cancellando la politica da questa campagna elettorale“. Di “dovere di sincerità verso gli elettori” parla Giordano quando racconta di “un Pd snaturato, che ha abbandonato al suo destino il campo democratico, riformista, progressista del Paese, lavorando solo al fine di non perdere il potere“. Liberi e uguali nascerebbe, dunque, dal “fallimento” di quella storia, per rivolgersi a un pubblico vasto di democratici smarriti. ”Dobbiamo impegnarci fortemente per il 4 Marzo, ma pensando già al 5 – dichiara Giordano - perché sarà allora che il Paese avrà più bisogno di noi“.

 

di Eleonora Fattorello

Source: www.irpinia24.it