Unpli – “I 100 Carnevali Irpini”

Silvestri: "L'Irpinia è una delle terre più ricche di tradizioni, non soltanto a livello nazionale, ma anche a livello europeo"

IMG_3924Avellino – Si rinnova anche quest’anno la tradizione carnevalesca nella nostra provincia. Stamane, presso il Circolo della Stampa, è stata presentata la rubrica “I 100 Carnevali Irpini” promossa dall’Unpli ed il presidente provinciale, Giuseppe Silvestri, ha tenuto come sempre a precisare che non svolgono un ruolo organizzativo: la rubrica ha, infatti, lo scopo di dare sostegno ai carnevali irpini, allo scopo di valorizzare il territorio e le tradizioni locali. Perchè ’100 Carnevali?’ “100 non perchè siano realmente 100, ma perchè la cultura e la storia che c’è dietro ai nostri carnevali è così tanta che abbiamo deciso di utilizzare un numero che rendesse l’idea della grandezza di questo straordinario patrimonio” chiarisce Silvestri. Delinea poi una sorta di percorso virtuale dei Carnevali irpini: nella zona limitrofa ad Avellino dominano le Zeze, come quella di Bellizzi, di Mercogliano e di Monteforte; spostandoci troviamo Montemarano con il suo Carnevale processionale; se ci spostiamo in Alta Irpina troviamo la maschera degli Sciacqualacchiun di Teora; scendendo verso il montorese troviavo Zeza e Ballo Ntreccio: a Borgo di Montoro c’è la maschera di Pulcinella e la vecchia, simbolo di gioventù ed anzianità allo stesso tempo. La maschera, infatti, ha un viso segnato dall’età ed un seno prosperoso simbolo di giovane età. Nel serinese, inoltre, abbiamo la Mascarata, caratterizzata da costumi molto colorati che segnano il passaggio dall’inverno alla primavera. Infine, spostandoci verso il baianese e il Vallo di Lauro troviamo il Laccio d’Amore. Passando alla sfilata di domenica, Silvestri spiega: “Abbiamo avuto problemi di tipo burocratico con la sfilata. Stamattina si riunirà una Commissione apposta per noi”. “Chiedo il massimo sforzo alle organizzazioni e alle autorità per fare di questa festa la festa più bella dell’Irpinia”.  Silvestri conclude ricordando, senza riuscire a nascondere la forte commozione, uno dei pilastri del Carnevale irpino, scomparso l’estate scorsa: il professore Modestino Della Sala, studioso delle tradizioni irpine ed autore di molti saggi. 

A portare i saluti dell’Assessore alla cultura  Gambardella, impossibilitato dall’influenza, è l’Assessore alle Politiche sociali e agli Alloggi Comunali, Teresa Mele, che sottolinea l’importanza del Carnevale irpino e delle manifestazioni ad esso collegate. “E’ un modo per tener vive le tradizioni che con il progresso, purtroppo, tendono ad essere dimenticate”. L’assessore cede la parola al sindaco di Paternopoli, Forgione, che invita i presenti a partecipare al Carnevale di Paternopoli che aprirà le danze domani, per poi concludersi martedì. “Questi sono momenti in cui i giovani e i meno giovani possono incontrarsi. Il Carnevale non ha soltanto una valenza goliardica, ma anche sociale e culturale” afferma il sindaco, ricordando la collaborazione con l’Istituto d’Arte di Avellino per una mostra sul Carnevale, nella speranza che tale collaborazione continuerà anche per i prossimi anni. 

Presenti in sala molti rappresentanti delle Zeze irpine, come quella di Mercogliano e di Bellizzi. E’ proprio il presidente della Zeza di Bellizzi, Ernesto Spartano, ad intervenire per invitare la cittadinanza tutta a partecipare alla sfilata di domenica e per ribadire quali sono i veri caratteri di questo Carnevale: “Il nostro non è un carnevale di interesse industriale, è un carnevale di interesse storico, culturale ed antropologico”. 

In rappresentanza della Pro Loco di Avellino c’è il presidente Mauro Napolitano. “Come sapete la Pro Loco di Avellino si è rinnovata da poco ed è costituita perlopiù da giovani, giovani che devono avvicinarsi a queste tradizioni attraverso attività che li coinvolgano in prima persona, poichè ritengo che sia l’unico modo per creare un legame tra giovani e tradizione.” Napolitano ne approfitta per ricordare che domenica ci sarà la presenza dei ragazzi della Pro Loco in uno spazio a loro destinato tra il Corso e Piazza Libertà.

A concludere la presentazione è la moglie di Modestino della Sale, che ricorda il marito con parole commosse: “Mio marito amava incondizionatamente le tradizioni dell’Irpinia. Amava i grandi tesori di Avellino e credeva fortemente nella necessità di uscire da questo provincialismo per far conoscere i valori della nostra Terra oltre i confini”. 

Source: ww.irpinia24.it