Economia circolare – Il sistema virtuoso di gestione dei rifiuti urbani

La Presidente di Eudem Avellino: "La sostenibilità è l'unica strada che porta al benessere"

economia-circolareAvellino – Oggi pomeriggio “Eudem” ha presentato al Circolo della Stampa di Corso Vittorio Emanuele un convegno dal titolo “Sistemi europei di gestione dei rifiuti urbani”.

Vogliamo dare degli imput rispetto alla necessità di spostare il centro della discussione da un’economia lineare a un’economia circolare, che abbia la necessità di ricostruire il concetto di comunità: i rifiuti, visti in quest’ottica, non sono più solo delle ‘cose’ ma possono assurgere a nuova vita!” – così Maria Rusolo, Presidente di Eudem Avellino, introduce l’argomento dell’iniziativa. “Noi siamo molto attenti al metodo, il quale deve improntarsi su tre parole chiave: condivisione, mediazione e sostenibilità” – continua l’avvocato, presentando così il primo degli interventi tecnici, quello dell’ingegnere Giovanni De Feo.

Il professore dell’Università degli Studi di Salerno, creatore del progetto “Greenopoli”, ha colto l’elemento essenziale in materia di divulgazione delle tematiche ambientali, ossia l’utilizzo di un linguaggio semplice ma al tempo stesso coinvolgente: “Cosa significa prendersi cura dei materiali della raccolta differenziata? Innanzitutto, parliamo di tre tipologie, ossia gli imballaggi, l’umido e i rifiuti urbani ‘indifferenziabili’. Il sistema virtuoso di gestione di questi materiali è composto da vari elementi: il punto di partenza siamo noi, che produciamo i rifiuti, poi c’è la società preposta alla loro raccolta, dopodiché i materiali vanno selezionati e, nel caso dell’umido, smistati agli impianti di trattamento. Fare una raccolta differenziata senza impianti è inutile, piuttosto meglio non farla!”.

Il sistema Campania sta cominciando a funzionare bene ma dovremmo fare un passo in avanti e puntare all’eccellenza: questa la sintesi dei dati presentati sotto forma di grafici durante l’intervento dell’ingegnere Alberto Grosso, responsabile della sezione regionale del catasto rifiuti dell’ARPAC: “Dal 2003, anno in cui la maggior parte dei nostri rifiuti andava a finire in discarica, il fabbisogno di discarica si è ridotto drasticamente, scendendo a soli 80 kg per abitante annuo, il che è dovuto in larga parte alla raccolta differenziata (che ‘mangia’ almeno la metà dei rifiuti urbani prodotti) ma anche all’inceneritore di Acerra, che riesce a gestire un altro 30% del totale dei rifiuti”.

Se il cittadino viene spinto a fare la raccolta differenziata, e gli si spiega che avrà la possibilità di ridurre i costi, probabilmente parteciperà in maniera più attiva al ‘sistema’, comprendendo che la sostenibilità è l’unica strada verso il benessere dell’individuo” – conclude la Presidente di Eudem Avellino.

Source: www.irpinia24.it