Liberi e Uguali: “L’Irpinia rappresentata”

Giordano: "Il nostro non è un accrocchio elettorale, è la reazione di tutta l'Irpinia"

IMG_3622-02-02-18-11-27Avellino – Stamane, presso il circolo della stampa, LeU lancia la squadra dei candidati con un appello unanime: “Vi diciamo chi non siamo”. Attacchi alla politica di scambio è alle candidature delle altre liste: “In questo momento il nostro è l’unico partito di Centrosinistra”.

A presentarsi per primo è Alfredo Cucciniello, candidato al collegio uninominale per il Senato. “Sono il classico candidato proveniente dalla società civile, sono impegnato da 40 anni, e lo sarò per i prossimi a venire, in un associazione di ispirazione cristiana, una formazione sociale di quelle che, a mio avviso, insieme ai sindacati, hanno fatto la grandezza del nostro Paese.” “Mi sono occupato dello sport, di pace, partecipando a diverse missioni in Paesi in conflitto, sono stato promotore di diversi referendum, come quello sulle trivelle è quello sul nucleare.” Tema centrale della sua campagna elettorale sono gli F-35, cacciabombardieri da centinaia di milioni di euro l’uno, che i governi non hanno mai smesso di acquistare. “Spendiamo quei soldi per migliorare le politiche sanitarie ed occupazionali.” Ed aggiunge: “Ho deciso di metterci la faccia, il cuore e l’entusiasmo e ho scelto di farlo con questo partito: nei miei anni di militanza ho incontrato partiti sempre disinteressati, anche la stessa Sinistra, poco attenta alle nostre battaglie”. 

E’ la volta di Andrea Mongillo, ingegnere nel campo della progettazione informatica, quarto candidato nel listino proporzionale di LeU. Mongillo chiarisce subito la sua scelta: “Sono sempre stato vicino e fedele al centrosinistra ed oggi posso dire fermamente che l’unica casa del centrosinistra siamo noi, l’unico faro del centrosinistra è Liberi e Uguali.” Non mancano gli attacchi al Pd, che, afferma l’ingegnere, “come gli altri partiti corre a queste Politiche e partecipa di buon grado alla gara delle ‘balle spaziali’ e delle promesse irrealizzabili.” 

“Ho scelto di restare in Irpinia e oggi scelgo di impegnarmi politicamente per questa terra. Spero che le mie competenze, arricchite dal confronto politico, possano rappresentarvi al meglio” E’ questa la speranza di Annamaria Pascale, avvocato avellinese, candidata all’uninominale per la Camera. “C’è voglia di rendere attuali i nostri ideali: è il momento di scegliere tra chi ha sempre fatto promesse senza mantenerle e chi ha sempre cercato di dare un apporto alle esigenze di molti”

Prende poi la parola Ida Iasi, terza candidata per la corsa al Senato. La Iasi ricorda l’inizio della sua storia politica, iniziata con il comitato avellinese “Possibile”. “Sono sempre stata di sinistra, per me espressione di un’ idea politica che pone al centro le uguaglianze, il sostegno dei più deboli, la cura e la tutela di tutti, nessuno escluso”. Ringrazia i compagni di Liberi e Uguali per la candidatura, esprimendo la volontà di volere far parte di quello che definisce “l’unico progetto di sinistra in questo quadro politico”, unico progetto che può contrastare la “politica di sudditanza” messa in piedi dalla classe dirigente irpina in questi anni.

All’ultimo momento arriva da Roma anche Antonio Emilio Caggiano, candidato ad Ariano Irpino, nel collegio uninominale per la Camera. Ad Ariano, Caggiano sfiderà De Mita ed è proprio a De Mita che rivolge la prima stoccata: “In Irpinia si ragiona di eredità da zio a nipote. Io sono un indipendente all’interno di un gruppo che si propone di rappresentare e difendere l’Irpinia a livello nazionale. Non sono un nome calato dall’alto, sono qui per valorizzare la mia terra, ricca di storia e di arte, e le sue eccellenze. Sono qui, oggi, perchè ho scelto di candidarmi affinchè i giovani irpini non siano più costretti ad emigrare e affinchè abbiano le stesse possibilità di chi nasce a Milano.” Così Caggiano, attualmente responsabile comunicazione di Rai 1, si presenta e sottolinea: “Pur lavorando a Roma, io vivo qui nel mio paese, Mirabella Eclano, con mia moglie e i miei figli e ci tengo a precisare che, se verrò eletto, non andrò via da qui.”

Infine, a chiudere la presentazione dei candidati è Giancarlo Giordano, in vetta al listino proporzionale per Palazzo Madama. “Alcune candidature di altre liste hanno offeso la storia dell’Irpinia e della sua cultura democratica”. E rincara: “Vi dico chi non siamo e chi non sono. Non sono il nipote di un ex Presidente del Consiglio, non sono un sindaco democristiano candidato con la destra, non sono un imprenditore prestato alla politica e con un conflitto di interessi importante, non sono neanche un imprenditore che sembra arrivato da Marte e che si propone di rivoluzionare tutto.” Chiari i riferimenti di Giordano verso Angelo Antonio D’Agostino e Giuseppe De Mita, candidati uninominali a Montecitorio nella coalizione guidata dal Partito Democratico. Il candidato conclude esortando i candidati ad essere presenti in strada e a fare campagna elettorale tra la gente. “Il nostro non è un accrocchio elettorale, è la reazione dell’Irpinia, una terra che deve reagire e ricordare che il voto del 4 marzo varrà anche e soprattutto per il futuro”.

 

Source: www.irpinia24.it