Avellino – Tre candidati non bastano, ci sarà un commissario alla Federcalcio: è questo l’epilogo di una lunga giornata di votazioni e di trattative che porta in luce uno quadro negativo, in cui il calcio italiano si dimostra impotente di fronte alle sue divisioni, incapace di costruire un nuovo cammino dopo la clamorosa eliminazione mondiale. All’hotel Hilton di Fiumicino nessuno dei candidati alla presidenza Figc, Gabriele Gravina, Cosimo Sibilia e Damiano Tommasi, ha avuto i numeri per essere eletto. 

Elezione mancata perché nessuno dei due candidati giunti al ballottaggio (Sibilia e Gravina) ha raggiunto la maggioranza assoluta: Cosimo Sibilia ha ottenuto al quarto scrutinio l’1.85%, mentre Gabriele Gravina il 39.06%. Trionfo delle bianche con il 59.09%. Il quarto scrutinio ha certificato l’assenza di una maggioranza assoluta per uno dei candidati. Il presidente Giovanni Malagò ha convocato giovedì alle ore 15 una riunione urgente del Coni – secondo l’Ansa - per nominare il nome del Commissario, che assumerà tutti i poteri del Consiglio Federale per una durata dai 90 giorni in su. Tra le priorità del commissario la scelta del nuovo ct della Nazionale.

“Dopo aver in tutti i modi cercato di raggiungere una convergenza non ci sono condizioni per poter procedere, chiedo quindi ai delegati della Lega nazionale dilettanti di votare scheda bianca. Abbiamo fatto tutti i tentativi per fare un accordo per avere una larga condivisione, era un accordo con Gravina presidente. Evidentemente all’interno hanno avuto problemi, ma questo sta a significare quanto noi siamo stati responsabili“. Queste le parole di Cosimo Sibilia, leader dei Dilettanti, alla vigilia della quarta e ultima tornata elettorale dell’assemblea elettiva della Figc, nella quale è contrapposto al ballottaggio a Gabriele Gravina. che aveva proposto a Gravina di fare lui il presidente (con il n.1 dei Dilettanti suo vicevicario). Gravina però non ha accettato. Anche i calciatori hanno annunciato il voto scheda bianca.  Cosimo Sibilia aveva chiesto ai suoi delegati di votare scheda bianca. La scelta apre le porte al commissariamento della Federcalcio. 

(S.S.)

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